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Governo, spread, sud: cosa ha detto Boccia all’assemblea degli industriali a Napoli

Secondo Boccia bisogna “superare la confusione post elettorale”. Salvini e Di Maio dicano “agli italiani se intendono staccare la spina al governo oppure no”. Da Conte “grande atto di onestà intellettuale”

Confindustria non ha dubbi: bene ha fatto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a richiamare i due vicepresidenti Luigi Di Maio e Matteo Salvini al loro ruolo e a chiedere quali intenzioni abbiano per il futuro del governo. Parlando durante l’assemblea degli industriali napoletani in corso alla Mostra d’Oltremare, nel capoluogo campano, Vincenzo Boccia ha manifestato senza tanti giri di parole la sua piena condivisione del messaggio lanciato ieri sera da Conte che ha compiuto, a suo dire, “un grande atto di onestà intellettuale” mettendo “all’angolo” – tra virgolette come dice egli stesso – i due inquilini di Palazzo Chigi, Lega e Movimento Cinque Stelle.

“SI SUPERI CONFUSIONE POST ELETTORALE”

“Speriamo che quanto prima anche all’interno del governo si superi questa confusione post campagna elettorale” ha esortato Boccia secondo cui la conferenza stampa del presidente del Consiglio è stata una “denuncia pubblica ai due partiti di governo, messi tra virgolette all’angolo. Il senso – ha aggiunto – è decidere se si vuole continuare a governare, e a quali condizioni aggiungiamo noi, con quali fini e obiettivi, o se qualcuno decide di staccare la spina e andare a elezioni. Prima lo dicono con chiarezza anche agli italiani e meglio è” è l’invito del numero uno di Confindustria che, come dicevamo, ha poi lodato il “grande atto di onestà intellettuale” di Conte.

“SERVE POLITICA DI VISIONE, NON SOLO CONTRATTO”

Per Boccia occorre un atteggiamento diverso da parte dei governanti, per il bene del Paese. “Abbiamo bisogno di una politica che sia visione, non solo contratto” ha auspicato chiarendo che serve “una visione del Paese, di medio e lungo termine, in cui non si deve usare l’Europa come alibi per non affrontare le grandi questioni italiane”.

“CON IL LINGUAGGIO SI FA AUMENTARE LO SPREAD”

E se Conte ha richiamato l’attenzione sull’uso dei social, il presidente di Confindustria ha posto l’accento anche sull’importanza del linguaggio e dei contenuti che si esprimono invitando alla cautela. “Lo spread ci fa brutti scherzi – ha spiegato – perché se non realizziamo una visione e cominciamo a parlare di una manovra in deficit che fa aumentare il debito pubblico è chiaro che la percezione dei mercati non ci aiuta e così con il linguaggio facciamo aumentare lo spread prima ancora di fare, che non è il massimo della vita per il Paese”.

“IL SUD DOVREBBE ESSERE LA GRANDE PRIORITÀ DEL PAESE”

Il leader degli industriali è dunque tornato su un tema che ricorre spesso durante i suoi interventi ovvero il Sud e i suoi tanti problemi. “Il futuro dell’occupazione in Campania si realizza solo se la politica riesce a determinare una visione in cui sviluppo e questione industriale diventano centrali per i prossimi obiettivi – ha detto -. Il Paese ha bisogno di crescere, il Sud ha bisogno di occupazione e questa dovrebbe essere la grande priorità del Paese su cui tutti dovrebbero convergere”.

COSA AVEVA DETTO BOCCIA ALL’ASSEMBLEA DI CONFINDUSTRIA

All’assemblea nazionale del 22 maggio scorso Boccia aveva criticato ancora una volta in maniera diretta l’operato di Palazzo Chigi reo di fare “promesse irrealizzabili” e aveva chiesto un “focus sul fare” augurandosi “più lavoro, più crescita e meno debito pubblico”. Il presidente di Confindustria aveva però concesso che con il decreto Crescita e con il decreto Sblocca cantieri l’esecutivo aveva imboccato “la strada giusta” nonostante ci fossero “debolezze, contraddizioni e il consueto rinvio a una molteplicità di provvedimenti attuativi”. Certamente, aveva notato, “è presto ancora per valutare quanto potranno essere efficaci e influire sull’aumento del Pil” in un Paese che “non riparte con lo slancio dovuto, necessario, che è alla nostra portata, che ci meritiamo”.

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