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I giornali di oggi, martedì 17 gennaio

Italia

L’arresto del boss della mafia Messina Denaro concentra l’attenzione dei giornali, ma le notizie in prima pagina spaziano dall’Afghanistan all’Ucraina, passando per il caro carburante e la gestione delle autostrade italiane. La rassegna delle prime pagine di oggi

CORRIERE DELLA SERA

“Catturato il padrino delle stragi”, apre il maggiore quotidiano nazionale.

La cattura del boss della mafia Matteo Messina Denaro occupa gran parte della prima pagina. Nel fondo “I segreti di un blitz” e “La ferocia di un re”.

Lo stesso tema torna anche in spalla, “Il centro stretto nell’ultimo mese”, “Storia di un volto che era un identikit” e “«Ma Cosa Nostra non finisce qui”».

LA REPUBBLICA

“L’ultimo stragista”, titola in apertura il quotidiano Gedi, che dà grande risalto alla notizia dell’arresto del boss della mafia. “Il manifesto di una vittoria” è il commento di Bonini.

In spalla, “Il custode dei segreti su politica e aaffari”, titola Lirio Abbate.

Gli altri titoli nel taglio medio riguardano sempre Matteo Messina Denaro: “Il capo del Roe: la svolta dalle frasi sulla malattia”, “La città del santo povero e quella del boss ricco” e “I tre volti del padrino venuto dal nulla”.

LA STAMPA

Anche il quotidiano torinese dedica gran parte della prima pagina alla notizia dell’arresto del boss della mafia. “L’ultimo padrino” è il titolo che accompagna l’immagine di due carabinieri che portano via Messina Denaro.

“Troppi complici nei salotti buoni” è il commento di Caselli nel fondo.

A centro pagina spicca l’intervista a Roberto Saviano, “Saviano: il Governo non è anti-mafia”.

Notizia che torna spesso nel taglio medio, che presenta quattro titoli dedicati. “Dal tumore alle cimici, così è scattata la trappola”, “A Campobello di Mazara nel rifugio del super-boss”, “Il comandante dei Ros: Lo faremo collaborare” e “Lezione alla maggioranza, intercettazioni decisive”.

Nel taglio basso spicca il buongiorno di Mattia Feltri, intitolato “Lo Stato tantomeno”, in risposta a chi sottolinea che “la mafia non è ancora stata sconfitta”.

IL SOLE 24 ORE

Il titolo nel taglio alto in prima pagina del quotidiano di Confindustria è dedicato all’arresto del boss della mafia Matteo Messina Denaro, arrestato dopo una lunga latitanza (“Arrestato Messina Denaro. L’ultimo stragista preso in una clinica di Palermo. Meloni: ha vinto lo Stato”).

A centro pagina spicca invece il tema dimissioni di Arnaud de Puyfontaine dal Consiglio di amministrazione di Tim. Dimissioni viste come un segnale in vista della riunione del Cda fissato per domani (“Telecom, nuovo strappo di Vivendi”).

Nel fondo, spazio al piano europeo per l’efficientamento energetico degli edifici, “Casa green: «Gli Stati avranno ampi margini d’intervento»”.

Tante le notizie in spalla: dalle Olimpiadi di Milano-Cortina (“Salvini: opere in ritardo ma per il 2026 gran parte sarà fatta”, alla conferma dello sciopero dei distributori di carburanti (“Benzinai, confermati (per ora) due giorni di sciopero”).

IL FOGLIO

“La grande sconfitta dell’antimafia della chiacchiera” apre il quotidiano fondato da Giuliano Ferrara, un commento sull’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro, catturato dopo trenta anni di latitanza.

Il secondo titolo, nel taglio alto, recita “Quest’apparente modernità così intollerabile vuole l’estinzione di ciò che è essenzialmente cristiano. Un inedito di Benedetto XVI”.

Spazio agli Esteri nel fondo, con due articoli dedicati: il profilo dei soldati russi che combattono in Ucraina (“Chi sono i soldati del reggimento russo che ha colpito Dnipro”) e “Falsi su Dnipro”.

DOMANI

Il giornale diretto da Stefano Feltri dedica il titolo principale all’arresto del boss della mafia Messina Denaro, “La fine di un’epoca mafiosa”, riassume Attilio Bolzoni.

Nei “Fatti” nel taglio basso, Valerio Pellizzeri mette in fila le violenze e costrizioni che il regime dei talebani sta imponendo ai cittadini afghani (“La galleria degli orrori del nuovo regime dei talebani in Afghanistan”).

Nell'”Analisi”, torna il tema della vendita di Autostrade per l’Italia (Aspi), argomento spesso trattato da Domani lo scorso autunno. “Il pasticcio sulle autostrade del governo Draghi non finisce mai” è il titolo.

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