Le pubblicazioni locali restano ai vertici delle diffusioni regionali cartacee
Secondo le rilevazioni Ads (Accertamenti diffusione stampa) del 2024, i quotidiani locali sono nelle top five della dieta editoriale, considerando le copie cartacee, pagate e gratuite, in edicola e con abbonamento (sebbene anche se quest’ultimo sia in calo sia per i giornali nazionali che per quelli locali).
Nella gara tra Corriere della Sera e Repubblica, il quotidiano di via Solferino prevale in 14 regioni su 20, anche se negli ultimi dodici mesi è passato da 230.524 a 220.075 registrando un -4,53%. La testata edita da Gedi lo supera nelle restanti 6.
IL LOCALE FA CONCORRENZA
Messaggero e Corriere Adriatico aumentano la vendita nelle Marche e la Nazione del gruppo QN avanza in Umbria. Ci sono poi i casi di nuove realtà che in abbinamento con altre pubblicazioni più grandi aumentano in numero. Come Edicola in Puglia, nata a fine 2021, che si posiziona in quinta posizione facendo declassare Repubblica alla sesta posizione. Il quotidiano fondato da Scalfari a sua volta fa uscire dalla top 5 in Trentino Alto Adige il Sole 24 Ore, che abbandona il ranking anche in Val d’Aosta. In salita al terzo posto cresce nell’ultimo anno il Fatto Quotidiano registrando un +6,06% ben sopra le 50mila copie, 53.423 contro le 50.371 di dodici mesi fa.
CRISI DELLE EDICOLE
La crisi delle edicole intacca il settore in modo decisivo. In sei anni il 30% dei giornalai ha dovuto cessare la propria attività. Nel 2018, si contavano 15.243 edicole “pure”, nel 2023 il numero è sceso a 10.720. Tra il 2018 e il 2019 si è registrato un calo del 13%, seguito da una stabilizzazione al 5,6% negli anni successivi secondo i dati forniti da Snag Confcommercio. Nei piccoli comuni tendono a diversificare l’offerta per sopravvivere. Ne risente la tiratura di quotidiani, locali e non, e la distribuzione, tanto che alcuni giornali razionalizzano le consegne. In questo scenario c’è chi, nonostante tutto, ha una buona diffusione: è il caso di Avvenire, il quotidiano della Cei ha una buona diffusione grazie al network delle parrocchie, guadagnando posizioni in Basilicata, Lombardia e Lazio.
REGIONI VIRTUOSE E DIFFUSIONE
Considerando chi legge al bar e non compra i giornali, i dati Audicom-Audipress, confermano la propensione all’informazione di Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Veneto e Umbria. Lo zoccolo duro più alto è quello della Lombardia con 199,8 mila copie, una ogni 50 abitanti, il Lazio con 74 mila, una ogni 77 abitanti e la Puglia con 31,4 mila, una ogni 123.