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Il bastone e la carota di Bankitalia in audizione sulla manovra

Bankitalia Manovra

Ecco cosa pensa Bankitalia della manovra economica. A parlare alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato il vice capo dipartimento Economia e Statistica dell’istituto, Andrea Brandolini

Economia debole nel trimestre in corso, rischi dall’elevato debito che crea vulnerabilità riducendo gli spazi di manovra per fronteggiare eventuali shock. E ancora, vantaggi dalla nuova Irpef per le famiglie mentre il taglio del cuneo fiscale avrà un impatto limitato il prossimo anno.

Sono i principali contenuti dell’audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla manovra economica del vice capo dipartimento Economia e Statistica di Bankitalia, Andrea Brandolini. Per sintetizzare: bastone e carota.

Ecco alcuni stralci dell’audizione

BANKITALIA, ECONOMIA DEBOLE NEL TRIMESTRE, PIL 2023 A +0,7%

“Gli indicatori ad alta frequenza, pur fornendo un quadro ancora largamente incompleto, suggeriscono che l’attività economica rimane debole nel trimestre in corso”, ha detto Andrea Brandolini, confermando la previsione di crescita per quest’anno allo 0,7%”. Il quadro macro delineato nella Nadef, ha proseguito, “è nel complesso coerente”, pur se “più difficile da conseguire” in un contesto di “elevata incertezza” con significativi rischi al ribasso dovuti al conflitto in Medio Oriente e all’irrigidimento delle condizioni di finanziamento.

“DEBITO CREA VULNERABILITA’, RIDUCE SPAZI SE SHOCK”

“La decisione di attuare una manovra espansiva, associata a un piano di privatizzazioni – ha detto il vice capo dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia – implica che il rapporto tra il debito pubblico e il Pil scenda solo marginalmente nel prossimo triennio. L’elevato livello del rapporto è un elemento di vulnerabilità per il Paese; riduce gli spazi di manovra per fronteggiare eventuali shock avversi e alza il costo del debito anche per i prenditori privati, con effetti negativi sulla competitività dell’intera economia italiana”.

BANKITALIA, IN MANOVRA MISURE ESPANSIVE PER 34,7 MLD

Brandolini ha poi aggiunto: “Nelle nostre valutazioni le misure espansive” della manovra “ammonterebbero a 7 miliardi nel 2023, 34,7 nel 2024, 20,9 nel 2025 e 17,8 nel 2026; le coperture sarebbero pari a 3,9 miliardi nell’anno in corso, 19,0 nel 2024, 16,3 nel 2025 e 21,6 nel 2026”. “Concorrono alla definizione della manovra complessiva, oltre al disegno di legge di bilancio, anche gli interventi contenuti nel dl” Anticipi “e nei due schemi di decreto legislativo attuativi della delega sulla riforma fiscale deliberati in via preliminare dal cdm lo scorso 16 ottobre”.

“CON NUOVA IRPEF REDDITO FAMIGLIE +1,5% NEL 2024”

“Le modifiche alle aliquote contributive e all’Irpef comporterebbero un incremento del reddito disponibile familiare rispetto alla legislazione vigente dell’1,5% in media nel 2024 (circa 600 euro annui)”, ha spiegato in audizione il rappresentante della Banca d’Italia di fronte alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato. “Quasi tre famiglie su quattro ne trarrebbero benefici; gli altri nuclei non subirebbero variazioni significative di reddito”.

BANKITALIA: IL TAGLIO AL CUNEO FISCALE HA IMPATTO LIMITATO AL PROSSIMO ANNO

“Lo sgravio contributivo, la voce che assorbe più risorse nell’attuale manovra, ha natura transitoria, come nello scorso biennio, con un impatto limitato al prossimo anno. Per evitare di dover ricorrere tra un anno a bruschi aumenti delle aliquote contributive o a nuovi scostamenti di bilancio, sembra opportuno definire nei prossimi mesi l’orientamento per il medio termine”.

LA SPESA SANITARIA SUL PIL CALERA’ SOTTO LA MEDIA PRE COVID

Infine la spesa sanitaria. Per Brandolini “le tendenze illustrate nella Nadef e l’aumento del finanziamento al Servizio sanitario nazionale indicano che la spesa sanitaria pubblica in rapporto al Pil nel prossimo triennio diminuirebbe gradualmente, al di sotto del livello medio nel quinquennio precedente la pandemia (6,5%)”. In prospettiva “l’invecchiamento della popolazione italiana, tra i più pronunciati al mondo, e l’associata diffusione di patologie croniche genereranno ulteriori pressioni per un incremento dell’offerta pubblica di prestazioni sanitarie”, ha osservato. “Secondo l’evidenza disponibile, il potenziamento della medicina territoriale, ossia l’erogazione di prestazioni al di fuori degli ospedali da parte di medici e pediatri di base, ambulatori e consultori, potrebbe avere un impatto favorevole sulle condizioni di salute della popolazione più fragile e sui costi complessivi della sanità pubblica. Questa evoluzione – ha concluso – è una delle linee prioritarie di intervento nella missione del Pnrr dedicata alla salute”.

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