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Il Campus Bio-Medico scommette sull’IA. Tutti i piani

Tutti i piani futuri della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio – Medico, anticipati dall’ad Paolo Sormani, nel corso della presentazione del primo Bilancio di Sostenibilità della Fondazione

Un centro per l’IA applicata alla medicina, un Research Center, un centro antiviolenza, l’aumento dei posti letto da 348 a 393. Sono i piani della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio – Medico di Roma, anticipati dall’ad Paolo Sormani, nel corso della presentazione del primo Bilancio di Sostenibilità della Fondazione. Entro il 2030, inoltre, è in arrivo un nuovo edificio per espandere e rendere più green il Policlinico, oltre a raddoppiare i posti letto per cure palliative. La roadmap si svilupperà intorno alla sostenibilità, elemento che non può mancare nella Sanità, al quinto posto nel mondo tra i settori che emettono più emissioni di gas serra.

GLI INVESTIMENTI FUTURI DEL CAMPUS

“Tutto ciò che riceviamo è investito in tecnologie e strutture. Investimenti che cresceranno nei prossimi anni, in particolare sull’Intelligenza Artificiale. Fino a pochi anni fa nessuno poteva immaginare l’impatto dell’IA nella Sanità. Dal 2015 al 2019 abbiamo investito 41 milioni, 63 milioni di euro dal 2020 al 2024, per il 2025-2029 prevediamo 94 milioni di investimenti. Nel 2023 abbiamo intrapreso un percorso per diventare Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico certificato. Nel 2024 gli accessi hanno raggiunto quota 34.000”, ha detto Sormani.

TUTTI I NUMERI DELLA SOSTENIBILITA’

Il sistema sanitario è la quinta causa di emissioni di gas serra a livello globale. In particolare i reparti anestesia, chirurgia e radiologia. Le strutture dovranno tenere sempre più d’occhio i consumi, promuovendo la riutilizzabilità e l’ottimizzazione del ciclo dei rifiuti. In questo quadro, il Policlinico Universitario Campus Bio – Medico di Roma rappresenta un esempio virtuoso, secondo quanto emerge dal primo Bilancio di Sostenibilità. Infatti, nel 2024 il 57% dell’energia consumata dal Policlinico Universitario Campus Bio-Medico è autoprodotta da fonti alternative. Da quest’anno si serve unicamente da fonti rinnovabili. I rifiuti da imballaggi misti sono diminuiti del 31% ed è aumentato l’uso di materiali riutilizzabili ed eco-compatibili. La sostenibilità passa anche dalla qualità del lavoro. Nel 2024 l’organico è cresciuto del 4% (1.775 dipendenti). Il 61,5% sono donne, che rappresentano anche il 49,1% dei dirigenti . L’impegno sociale della Fondazione si è concretizzato nel progetto “Ambulatori open”, che offre visite specialistiche prenotabili senza tempi lunghi tramite impegnativa SSN. 141.841 prestazioni nel 2024 con le modalità agevolate “Tariffa Amica” (+16% sul 2023; +33% sul 2022).

CAMPUS BIO-MEDICO, SISTEMA SANITARIO AL CENTRO DELLA TRANSIZIONE

Il sistema sanitario deve assumere un ruolo centrale nella transizione sostenibile. Una sostenibilità che deve investire ogni ambito: ambientale e sociale, per rispettare il mandato della Sanità. Un imperativo ancora più forte oggi, secondo Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio, “in un momento in cui la Sanità è brutalizzata a livello mondiale poiché è diventata uno strumento di guerra. Ormai anche gli operatori della Croce Rossa sono colpiti da attacchi”.

“La sostenibilità in sanità non può essere affrontata in modo settoriale. L’esperienza del Covid ci ha insegnato quanto sia indispensabile un approccio integrato alla salute, capace di mettere in relazione saperi e competenze diverse. Il compito delle istituzioni è creare le condizioni affinché esperienze come questa si moltiplichino e diventino strumento di programmazione, responsabilità e crescita per l’intero sistema salute. Gli ospedali devono essere accompagnati nell’equilibrio fra scienza, cura e umanità”, ha commentato Ylenja Lucaselli, Deputata della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione.

“Questo bilancio non è solo uno strumento di rendicontazione, ma un atto di trasparenza e coerenza tra i valori che ci guidano e le decisioni che prendiamo ogni giorno. Sostenibilità vuol dire costruire una visione di lungo periodo”, ha commentato il Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, Carlo Tosti.

QUALI SONO LE SFIDE DEL FUTURO?

Le sfide che attendono la Sanità sono tante. “Transizione, invecchiamento, cronicità e carenza di personale sono le sfide principali”, ha sottolineato Lucaselli.

I problemi più attuali da affrontare sono “invecchiamento della popolazione”, “diffusione dell’intelligenza artificiale e della robotica”, secondo Sormani.

“La sostenibilità ambientale in sanità non può più essere considerata un tema di nicchia. Fin qui si è proceduto con iniziative virtuose di singole aziende sanitarie, tra cui anche la nostra Fondazione, per via della mancanza di una policy a livello nazionale. L’attenzione all’ambiente circostante allunga la catena del valore dei processi sanitari, a monte con il green procurement e l’economia circolare e a valle con la riduzione della carbon footprint”, ha detto Lorenzo Sommella, Responsabile del progetto Green Hospital della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.

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