Maria Rosaria Boccia dà la sua versione dei fatti alla Stampa, il ministro Sangiuliano non…
Il Governo “balla” tra fake news e manovra da scrivere
La notizia di Repubblica sulla cancellazione dell’assegno unico, diventa tema di scontro tra governo e opposizione. Intanto Fitto è pronto a trasferirsi in Europa ma ancora non sa bene quale sarà il suo portafoglio. Oggi al vertice di maggioranza si deve sciogliere anche il nodo Rai.
Riuscirà il vertice di maggioranza che si svolgerà a breve a sciogliere tutti i problemi che il governo si trascina da inizio estate? Giorgia Meloni ha deciso di fare il punto dopo le contrastate vacanze e ragionare sul cronoprogramma – scrive il Corriere della Sera – che servirà a rimettere in moto l’azione del governo. “Nella strategia concordata dalla presidente con il ministro dell’Economia, la prima legge di Bilancio con le nuove, stringenti regole del Patto di stabilità Ue richiede uno sforzo supplementare dei partiti”. Scrive Monica Guerzoni: “Sarà una riunione più di metodo, che di merito. Meloni ha sofferto non poco le polemiche e i battibecchi estivi tra Lega e FI e i leader della maggioranza, Tajani più di tutti, hanno sofferto l’attendismo sui dossier europei. La scelta di aspettare l’ultimo giorno, oggi, per comunicare ufficialmente a Ursula von der Leyen il nome dell’aspirante commissario italiano, Raffaele Fitto, ha messo alla prova la pazienza del ministro degli Esteri. Il quale, mentre in Italia duella con Salvini, in Europa media con von der Leyen e Metsola per scongiurare l’isolamento dell’Italia”.
ASSEGNO UNICO DA ABOLIRE? PER IL GOVERNO E’ UNA FAKE NEWS
Ma l’attenzione dei principali quotidiani, come era facile immaginare, è sull’ipotesi che l’assegno unico familiare varato dal governo Draghi nel 2022 venga cancellato dal governo Meloni. Era la “bomba” che aveva lanciato ieri Repubblica e sulla quale si è aperto un duro scontro tra governo e opposizione. Scontro che si ritrova anche sui quotidiani. Libero arriva a titolare “la bufala rossa” riportando una dichiarazione di Palazzo Chigi: “Falso come lo sbarco dei marziani” mentre il Giornale parla di una vera e propria fake news: “l’assegno unico non verrà tagliato”. A difendere la sua linea editoriale ci pensa il vicedirettore di Repubblica, Francesco Bei: “Ci risiamo. Ancora una volta, presi con le mani nel sacco, le sorelle e i fratelli d’Italia se la prendono con i giornalisti”. E spiega: “ora, tutto si può fare tranne giocare con le parole. Se l’assegno unico, che ora viene dato a tutti i genitori in base al reddito dichiarato nell’Isee, sarà ridotto sia come importi, sia come ampiezza della platea dei destinatari, semplicemente diventerà un’altra cosa.u Sul sito dell’Inps la misura si chiama “Assegno Unico e Universale”. Il secondo aggettivo – universale – è importante quanto il primo, proprio perché l’assegno “può essere richiesto anche in assenza di Isee o con Isee superiore alla soglia di 45.574,96 euro”. Se domani non sarà più così, l’assegno unico non ci sarà più. Resterà lo stesso nome? La sostanza non cambia, sarà un taglio per le famiglie”. E, il paragone con il taglio al reddito di cittadinanza, diventa un paragone quasi obbligato.
MANOVRA DA SCRIVERE CON TUTTI I NUOVI PALETTI EUROPEI
Se questo è l’antipasto, andare più a fondo alla manovra economica, diventa il vero grimaldello su cui l’opposizione gioca per cercare di scardinare la maggioranza di governo, dove, come riporta in prima pagina il titolo del Sole24Ore è “Il debito la vera sfida”, tenendo conto anche di tutti i nuovi paletti imposti dall’Unione Europea che rendono molto più complicata la stesura della legge finanziaria.Una manovra tutta da scrivere, come riporta Francesco Olivo su La Stampa: “non bisogna fare scherzi”. A partire dalle bandierine che la Lega vuole piantare sulle pensioni, viste anche le poche risorse disponibili, senza dimenticare la questione dei balneari sulla quale Meloni teme di essere scavalcata proprio dalla Lega di Salvini ed è pronta a fare le barricate. Intanto andrebbe letto con attenzione anche il presidente dell’Abi Antonio Patuelli che proprio sul quotidiano Confindustria parla di congiuntura favorevole per liberarsi del “mostro” del debito pubblico e tagliare i tassi di interesse, una manovra che deve partire dall’Europa ma della quale potrebbe beneficiare il nostro paese.
OGGI BISOGNA TENTARE LA QUADRA ANCHE SULLA RAI
Ma Il vertice a Palazzo Chigi servirà anche per definire gli equilibri nella maggioranza e le decisioni per le partite chiave. Fra queste c’è la Rai in attesa di un cambio di cda e con una quadra da trovare in fretta. Il voto per la nomina di 4 componenti del Cda Rai, calendarizzato per il 12 settembre (per ora alla Camera), si avvicina ma le ultime ore saranno decisive per capire se e come sarà possibile andare oltre lo stallo. “Lo schema è chiaro – riporta il Sole24Ore – Giampaolo Rossi (in quota FdI) ad e Simona Agnes (Fi) presidente. Ma qui serve l’ok dei due terzi della Vigilanza. Il tutto con le opposizioni unite che chiedono di passare prima dalle riforme, minacciando l’Aventino. Resta l’opzione del cda in prorogatio guidato dall’ad Roberto Sergio”. Insomma secondo un vecchio adagio, fin quando non sistemi i problemi della Rai, difficilmente sistemerai quelli del Paese…