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Che cos’è la mini naja che il governo vuole introdurre?

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L’ipotesi della leva volontaria come alternativa al servizio civile è stata discussa dal presidente del Senato Ignazio La Russa e dalla premier Meloni

“Sicuramente è un tema che si può affrontare come ipotesi volontaria, alternativa al servizio civile. Quello secondo me è l’approccio giusto”.

Con queste parole pronunciate domenica a Udine per l’annuale (edizione 94) adunata degli alpini, la premier Giorgia Meloni ha dato seguito alla nuova proposta lanciata dal presidente del Senato Ignazio La Russa.

LA MINI-NAJA VOLONTARIA

Sempre da Udine, infatti, La Russa ha risposto all’Ansa dicendo che “l’addestramento in tre settimane non ci può essere, ma se lo portiamo a 40 giorni, che è il tempo con cui una volta il Car preparava la base di addestramento dei militari, allora 40 giorni potrebbero essere una legge che consente a chi lo vuole volontariamente di partecipare alla vita delle forze armate”.

Insomma, una nuova mini-naja.

Obiettivo? “Rimpinguare anche le associazioni d’arma, che senza la leva vanno naturalmente invecchiando fino a esaurimento, e nello stesso tempo consentire a tanti giovani che lo desiderano di far parte delle forze armate, esprimere il loro desiderio di onorare la patria con un servizio quanto meno di un certo breve periodo di tempo su base volontaria”.

L’ULTIMO PRECEDENTE

Ci sta lavorando il Senato, ha ammesso La Russa. Riferendosi anche al suo precedente tentativo da ministro della Difesa.

L’ultimo tentativo di riforma della naja in Parlamento risale al 2019, ricorda Il Fatto Quotidiano. Allora la proposta prevedeva un periodo di arruolamento volontario di sei mesi per i 18-22enni con diploma liceale e integrità civile rispetto alle istituzioni e la Costituzione.

L’obbligo della divisa, invece, fu cessato nel 2005 dopo 143 anni.

L’OPINIONE DEL GENERALE ARPINO SULLA NAJA VOLONTARIA

Per il generale Mario Arpino, intervistato da Formiche,  40 giorni servono a poco. Piuttosto, “sarebbe meglio istituire un servizio civile, con regole militari che introduca tra i giovani valori, rigore e spirito di sacrificio, magari che includa attività organizzate da ex militari”.

E, secondo Arpino, il periodo idoneo sarebbe di tre-sei mesi.

LE REAZIONI POLITICHE E MEDIATICHE:

Per Riccardo Magi, leader di +Europa, “così dovremmo impiegare uomini dell’esercito per un finto addestramento ai volontari, spendere soldi per produrre munizioni e divise usa e getta”. E sarebbe, dunque, “un folle spreco di risorse pubbliche”.

Piuttosto, “Meloni spinga perchè si formi un vero e proprio esercito europeo, affinchè l’Europa parli con una voce unica anche in campo militare”.

Questi alcuni altri commenti sulla vicenda:

– Leggi anche: Quello dell’Italia in crisi è un bluff, parola di Gentiloni (e dell’Ue)

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