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Italia trai principali beneficiari della Bei per progetti innovativi

Bei

Enel, Motork, Acque Veronesi, Marposs, Università di Bologna e Roboze. Ecco i beneficiari italiani dei finanziamenti  della Bei nel 2018

La Banca Europea per gli Investimenti (Bei) ha concesso finanziamenti a imprese italiane per 108 miliardi di euro nei dieci anni dal 2008 al 2018; questi fondi hanno sostenuto investimenti del valore di oltre 300 miliardi. Nel 2018 la Bei ha finanziato alcuni progetti innovativi firmati da aziende italiane attive nel settore del digitale e dell’innovazione. I primi sei sono stati presentati ieri nel corso della presentazione dei risultati 2018 della Bei illustrati dal vicepresidente Dario Scannapieco.

Le sei aziende operano in vari settori, dall’automotive all’innovazione passando per il digital. Si tratta di Enel, Motork, Acque Veronesi, Marposs, Università di Bologna e Roboze.

ENEL

Il progetto di Enel che la Bei ha finanziato prevede la realizzazione, in tutta Italia, di 14mila colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. Un investimento da 115 milioni di euro garantito da Enel Spa per cui la banca contribuirà per il 50%. È prevista la realizzazione di colonnine di ricarica veloce nelle aree urbane e superveloce in aree extraurbane, con l’obiettivo di garantire sempre di più la mobilità elettrica.

MOTORK

Trenta milioni invece sono andati a Motork, azienda milanese con sedi in vari stati d’Europa che opera nell’automotive. Produce in particolare piattaforme digitali per il settore auto e ha ottenuto un finanziamento per investire in particolare nel settore ricerca e sviluppo. L’obiettivo dei progetti, ha spiegato il ceo Marco Marlia, è “sostenere il processo di digital trasformation attraverso intelligenza artificiale e big data”.

ACQUE VERONESI

Fra i beneficiari dei fondi Bei figura anche un’azienda a capitale prevalentemente pubblico, Acque Veronesi, che gestisce i servizi idrici nella provincia di Verona. La società ha ottenuto 30 milioni di euro dalla banca europea degli investimenti per implementare i propri servizi. Fra gli obiettivi posti dal management, la soluzione definitiva del problema delle sostanze inquinanti Pfas nella pianura veronese attraverso la sostituzione dell’acquedotto e la copertura di nuove zone oggi sprovviste di fornitura idrica.

MARPOSS

L’azienda bolognese Marposs, che realizza apparecchiature di misurazione di precisione, ha ottenuto 37 milioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo.

UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

L’Università di Bologna è un altro dei beneficiari dei fondi della Bei. I 130 milioni erogati in cinque anni serviranno all’ateneo per l’ampliamento dei cinque campus regionali, con interventi di prevenzione sismica ed efficientamento energetico. Si tratta del più grande prestito destinato sin qui dalla banca a un’università italiana.

ROBOZE

Roboze è un’azienda con sede a Bari che produce stampanti 3D. Il finanziamento ottenuto dalla Bei è finalizzato allo sviluppo e al potenziamento dei laboratori di ricerca della sede barese con l’obiettivo di ampliare la propria linea di stampanti 3D.

I NUMERI DELLA BEI

Tra il 2008 e il 2018 la Bei ha erogato finanziamenti per 108 mld di euro. Nel decennio la Banca di investimenti europea ha supportato 289 mila pmi e creato o mantenuti 6,7 mln di posti di lavoro.

LE PAROLE DI SCANNAPIECO

“Il 2018”, ha detto Scannapieco, “è stato un anno di cambiamento perché abbiamo aumentato il numero dei progetti. Abbiamo fatto un grande sforzo per avvicinarci all’economia reale, dando una immagine di un Paese che va avanti, che guarda al futuro. Il nostro ruolo è cambiato nel tempo: da banca che operava da sola, siamo diventati una realtà che mette a sistema le risorse proprie, quelle europee, quelle nazionali e quelle provate”.

ITALIA AL TOP

Entrando nel merito della presentazione, l’Italia è tra i primi due beneficiari della finanza Bei. “Negli ultimi cinque anni un euro su sei di finanziamenti Bei nella Ue è andato all’Italia”, ha detto il vicepresidente.
Complessivamente nel 2018 la Bei ha sostenuto 91 operazioni per un totale di 8,5 mld di nuova finanza, pari allo 0,5% del Pil. Il valore complessivo degli investimenti sostenuti è di 27,1 mld (21,4 mld Bei e 5,7 mld Fei), pari all’1,6% del Pil. Sempre nel nostro paese il totale degli impegni Bei a fine 2017 è pari a 61 mld. Inoltre tra il 2008 e il 2018 la Bei ha erogato 108 mld di nuova finanza in Italia sostenendo investimenti per un valore superiore ai 300 mld.

LE OPERAZIONI NEL 2018

Tra le operazioni del 2018 una grande attenzione è stata data al settore della pubblica amministrazione e alle infrastrutture. In questo contesto si inserisce il finanziamento da 350 mln erogato a Open Fiber per la rete in fibra ottica in 250 città italiane; i 150 mln per l’aeroporto di Venezia al fine di ammodernarlo ed espanderlo; 650 mln a Ferrovie Nord Milano per il programma di acquisto di nuovi treni e i 40 mln erogati a Fiera Milano per le infrastrutture, i parcheggi, gli impianti fotovoltaici e la connettività. Importante anche l’investimento da 115 mln erogato all’Enel per la costruzione di una rete capillare di colonnine di ricarica per le auto elettriche.

L’EVOLUZIONE DELLA BEI

“Abbiamo cambiato pelle”, ha detto ancora Scannapieco. “Il 2018 è stato un anno in cui abbiamo fatto investimenti più mirati e c’è stata più assunzione di rischio. Siamo diventati dei partner, assumendoci anche il rischio delle imprese e stiamo offrendo anche servizi di consulenza”.

DOSSIER JUNCKER

Nell’ambito del piano Junker a fine 2018 in Italia sono state approvate operazioni per 9,6 mld per 55,7 mld di investimenti sostenuti. “Il Piano Juncker ha permesso di far cambiare pelle alla Bei e di fare operazioni che prima mi si potevano fare”, ha spiegato il vicepresidente. “La nuova finanza è diminuita nel 2018 rispetto al 2017, da 12,3 mld a 8,5 mld. Siamo in una fase di transizione a causa della Brexit e il calo sarà temporaneo”, ha concluso Scannapieco.

 

Articolo pubblicato su Startmag.it

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