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Italia prima in Ue per tasse sulla benzina, scoppia il caso Vannacci. Le prime pagine

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Le altre notizie della giornata: la rivolta dei sindaci del Nord contro i migranti, il caro aerei, il salario minimo e le elezioni spagnole. La rassegna stampa

CORRIERE DELLA SERA

“Benzina, il record italiano” apre il maggiore quotidiano nazionale.

Nel taglio alto spicca l’intervista a Tito Boeri (“Boeri: sì al salario minimo. Difficile fissare la soglia”).

“Non è che porre la questione della sicurezza sia evitabile in un mondo nel quale le dittature hanno alzato le loro ambizioni di sfida ai valori dell’Occidente”, scrive Taino nel fondo (“L’Occidente e i muscoli di Stato”).

In spalla spazio al caso del generale Vannacci (“Le parole choc del generale su donne e migranti: Gay non normali”).

Subito sotto troviamo la reazione del ministro Crosetto (“Crosetto: farneticazioni. Ora l’esame disciplinare”).

LA REPUBBLICA

“Condannate a morte” titola in apertura il quotidiano Gedi, dedicata ai femminicidi.

Tema che torna nel taglio alto (“La responsabilità della società civile”).

Nel taglio alto spicca il caso del generale Vannacci (“Generale dei parà contro gay e femministe. Crosetto: va punito”).

Nel fondo troviamo invece l’intervista al ministro Urso (“Le accise non si toccano, i rincari colpa dell’Opec”).

“Calenda: Pronti ad altre battaglie con Schlein e M5S”, si legge subito sotto.

In spalla risalta il tema elezioni spagnole (“Spagna, i catalani aprono a Sanchez, una socialista guiderà la Cortes”).

“Come si ferma la destra”, si legge subito sotto.

LA STAMPA

“Migranti, la rivolta dei sindaci del Nord” apre il quotidiano torinese.

Tema che torna anche nel taglio alto (“Vite da proteggere e non solo numeri”).

“Meloni e la grana dei vice. Parla Rama: È la migliore”, si legge nel taglio alto.

Nel fondo spicca il tema del salario minimo (“Salario minimo, carica dei 250 mila. L’opposizione boccia la formula Cnel”).

Subito sotto torna il caro benzina (“Governo sotto assedio: Benzina, subito giù le accise”).

A centro pagina risalta l’entrata in scena della brigata ucraina dell’acciaieria (“Azov, il ritorno degli eroi”).

“Sullo stupro di Firenze una sentenza assurda. No vuol sempre dire no”, si legge nel fondo.

IL SOLE 24 ORE

“Lavoro, i ricollocati sfiorano il 30%” titola in apertura il quotidiano di Confindustria.

Nel fondo torna il caro aerei (“Più domanda e caro biglietti: estate d’oro per i big dei cieli”).

“La crescita costante delle low cost crea spazi per nuove acquisizioni”, si legge subito sotto.

A centro pagina troviamo invece le rendite degli immobili della chiesa (“Il mattone vaticano rende. Utili su + 31,4 milioni”).

Nel taglio basso spicca la liberalizzazione della cannabis in Germania (“Germania, con la cannabis legale meno costi per giustizia e polizia”).

Tanti i temi in spalla, dalla telefonia (“Fuori dalla Cina, Foxconn avvia in India la produzione dell’Iphone 15”) alla difesa (“Israele vende ai tedeschi super sistema missilistico”), passando per la condanna della Lega Nord (“Lega condannata: parola clandestini discriminatoria”) e il caso Vannacci (“Crosetto: avviato esame disciplinare per Vannacci”).

IL FOGLIO

“Più Barbie per la libertà” apre il quotidiano diretto da Claudio Cerasa.

“Il caso Seymandi-Segre non è questione di dottrina morale e di assetto societario in conflitto di interessi. È questione di tradimento”, si legge nel taglio alto.

Nel fondo spicca il caro benzina (“Così Urso imbarazza il governo sulle accise, ma si gode i sondaggi”).

A centro pagina troviamo l’intervista a Giorgio Gori sui migranti (“Pd e migranti. Che fare?”).

“Vacanze da russi”, si legge in spalla.

DOMANI

“Rama: Con Meloni tra caffè e risate. Lei in fuga dai media, io sogno la Ue” apre il quotidiano diretto da Emiliano Fittipaldi.

Nel taglio basso troviamo le manovre della Casa Bianca (“Il patto asiatico di Biden contro la Cina”).

Nel fondo spazio invece all’alluvione in Emilia-Romagna (“La partita del governo sulla pelle della Romagna”).

“Le ministre M5S (con Raggi) e la srl di eventi”, si legge subito sotto.

“Schillacci e i 100 mila euro investiti nelle aziende farmaceutiche Usa”, scrive Marconi.

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