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Venezi

La Fenice, il piano di Giuli per salvare Venezi

Non si placano le polemiche sul caso Venezi: proclamato anche lo sciopero per l’ultima della stagione operistica. Il ministro Alessandro Giuli studia la contromossa

A fine settembre è scoppiata la polemica in seguito alla nomina ufficiale della nuova direttrice della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, individuata in Beatrice Venezi: meloniana, figlia di Gabriele Venezi, immobiliarista e dirigente nazionale dell’organizzazione neofascista Forza Nuova negli anni 2010. La nomina è vista da più parti come figlia di una scelta politica, più che esclusivamente artistica: Venezi è una figura pubblica le cui posizioni e rapporti istituzionali l’hanno spesso collocata nel dibattito politico.

Il 27 settembre i dipendenti avevano annunciato lo stato di agitazione, con il lancio della petizione – che ha raggiunto 10 mila firme –  su Change.org. Promotore il musicologo Stefano Aresi poiché “il teatro non è un palcoscenico per operazioni di natura non musicale”. Ora si aggiunge anche la petizione di almeno 140 abbonati che con nome e cognome scrivono alla sovrintendenza: “Se Venezi rimarrà, non rinnoviamo”.

LO SCIOPERO DEGLI ORCHESTRALI PER LA PRIMA

Salta la prima del Wozzeck, l’opera che chiude la stagione 2024/2025 alla Fenice di Venezia, i sindacati del Teatro hanno indetto lo sciopero il 17 ottobre, con “la richiesta di revocare la nomina del maestro Beatrice Venezi a direttore musicale”. Sia il sovrintendente Nicola Colabianchi che il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro difendono la neo direttrice. “Il curriculum di Venezi è ottimo, considerando che ha già diretto 50-60 titoli d’opera, tenendo conto che ha 35 anni” dice Colabianchi che parla di “denigrazione sui social”. Brugnaro dal canto suo riconosce che “c’è sempre stato e sempre ci sarà il peso della politica. È inevitabile sia così, per fortuna. Io sarei per lo spoil system, manderei via tutti quando c’è uno nuovo”. Il 17 ottobre alle 18 si terrà un’assemblea pubblica aperta ai colleghi delle altre istituzioni culturali.

IL PIANO DI GIULI: UN DIRETTORE ARTISTICO DA AFFIANCARE A VENEZI

Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli che dopo le proteste sulla nomina della direttrice l’aveva definita “un’eccellente artista e direttore d’orchestraì”, l’ha difesa a spada tratta e adesso avrebbe proposto proposto un piano, accettato anche da Venezi per appianare gli scontri con i lavoratori della Fenice. Come riporta Open, il piano prevede la nomina di una seconda figura, un direttore artistico, che sarebbe in grado di fare rientrare le proteste sulla Venezi. Non è ancora stato individuata una figura ma di tempo ce n’è visto che la Venezi inizierà l’incarico nel 2026 e terminerà nel 2030.

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