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La “garibaldina” Meloni difende il suo Sangiuliano
Ritorno in tv per la premier dopo la pausa estiva. L’intervista a Rete4 serve per rassicurare il suo elettorato sulla compattezza della maggioranza, mettere in evidenza i buoni dati sull’economia “abbiamo un’occupazione che neanche ai tempi di Garibaldi” e cercare di difendere il suo ministro della Cultura
E’ un ritorno in grande stile, quello di Giorgia Meloni in tv dopo la pausa estiva. La scelta è caduta sulla trasmissione di Rete4 di Paolo del Debbio, quindi senza grandi contraddizioni, ma è utile per lanciare messaggi al suo elettorato e mostrarsi pronta per la ripresa autunnale. Di certo può vantarsi, anche con una certa enfasi, dei buoni risultati dell’economia, “cresciamo più di Francia e Germania” dice e rivendica i dati sull’occupazione “mai così buona dai tempi di Garibaldi” ma il tema della serata – così come riportano tutti i quotidiani – è la faccenda Sangiuliano e il premier prova a difenderlo in tutti i modi.
SANGIULIANO SPIEGA LA SUA VERSIONE IN UNA LETTERA ALLA STAMPA
Come scrive il Corriere della Sera nella cronaca di Marco Cremonesi che Meloni ha avuto rassicurazioni da Gennaro Sangiuliano “che questa persona non ha avuto accesso a nessun documento riservato, particolarmente per il G7 e che neanche un euro degli italiani è stato speso per questa persona”. E lo stesso ministro prende carta e penna e scrive a la Stampa una lettera in cui precisa: “mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Boccia”. E anche sul tema più scottante, quello della riservatezza dei documenti per la preparazione del G7 a Pompei precisa: “Mai si è discusso di questioni di sicurezza, che tra l’altro non attengono al ministero della cultura, ma alle istituzioni preposte, prefettura e questura. Lo stesso sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, esponente del centro-sinistra ha precisato che la dottoressa Boccia – cito testualmente – «non è mai stata presente nelle riunioni nelle quali si è discusso dei dettagli del G7 Cultura”.
E BOCCIA PUBBLICA DOCUMENTI RISERVATI SUL G7
Sarà ma la frittata è oramai fatta. E mentre Giorgia Meloni difende Sangiuliano la dottoressa Boccia pubblica sul suo profilo Instagram alcuni documenti del G7 Cultura, facendo intendere che la storia non è proprio quella che si sta raccontando. Lo riporta nella sua cronaca Giuliano Foschini di Repubblica: “dopo qualche minuto Boccia ha ribaltato il tavolo, pubblicando due documenti “riservati” su Pompei. Come a dire: uno tra Meloni e Sangiuliano ha mentito. Benzina su un fuoco che già faceva fatica a spegnersi”. Già perché l’affaire si ingrossa e si temono altri messaggi o magari, come riporta il Foglio, audio imbarazzanti che coinvolgono il ministro stesso. Così scrive Simone Canettieri iniziano a circolare anche i nomi dei possibili sostituti di Sangiuliano. “In ordine: il giornalista Alessandro Giuli, direttore del Maxxi, e Giampaolo Rossi, dg Rai. Poi nel frullatore circolano i nomi dello scrittore Giordano Bruno Guerri (considerato troppo eretico), ma anche dei sottosegretari Gianmarco Mazzi (entrato in quota FdI) e Lucia Borgonzoni (leghista, ipotesi praticamente impossibile).
MELONI, UNA DONNA SOLA AL COMANDO
Insomma la “telenovela” Sangiuliano-Boccia è solo agli inizi e ancora non ha un finale già scritto. Ma tornando a Giorgia Meloni e alla sua apparizione in tv è da notare come il premier stia provando con tutte le sue forze a trasmettere serenità e fiducia all’opinione pubblica. Appare, come scrive Marcello Sorgi nel suo taccuino su la Stampa: “una donna sola al comando”. “Nell’insieme – scrive l’ex direttore del Tg1 – tutto questo non fa che sottolineare che se Meloni tesse la sua tela di Penelope, e ministri e alleati gliela scuciono, resta il fatto che è Meloni a tessere e senza di lei le cose non vanno avanti: un messaggio a cui tiene particolarmente, convinta che serva a incrementare la fiducia in lei dell’opinione pubblica, che del resto i sondaggi le confermano. Così, volendo trarre un messaggio dalla conversazione con Paolo Del Debbio su Rete4, si può dire che la premier, volontariamente o no (ma involontariamente è difficile), ieri sera ha ribadito il senso della sua beata solitudine. Una condizione che non s’è cercata (così almeno lascia intendere), ma che in fondo non le dispiace”.