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L’Arena di Verona riapre. E il Veneto dice “no” al coprifuoco

Arena Di Verona

Via libera della Regione all’Arena di Verona per la deroga a 6.000 spettatori rispetto ai mille attualmente previsti dall’ultimo Decreto legge sulle norme Covid

Il Veneto del leghista Luca Zaia, una delle Regioni più colpite dalla prima e dalla seconda ondata del Coronavirus, ora scalpita per ripartire. E lo fa riaprendo anzitutto l’Arena di Verona, che potrà ospitare fino a 6.000 spettatori durante il prossimo Festival lirico e gli altri concerti musicali. La Regione Veneto ha accolto la proposta della Fondazione Arena di operare in deroga alla normativa nazionale.

Lo ha annunciato il sindaco e presidente della Fondazione Arena, Federico Sboarina, durante la conferenza stampa di presentazione del concerto de Il Volo che il 5 giugno terrà in Arena un omaggio a Ennio Morricone. Sboarina ha confermato che è arrivato ufficialmente il via libera della Regione per la deroga a 6.000 spettatori rispetto ai mille attualmente previsti dall’ultimo Decreto legge sulle norme Covid.

Intanto, il presidente della Regione Zaia sembra invece assai più agguerrito: «Oggi pomeriggio alle 17 abbiamo una riunione importante tra le Regioni e il governo: il Veneto chiede la soppressione del coprifuoco, non per una posizione ‘aperturista’, ma con obiettività e senso della realtà perché non c’è dubbio che è iniziata la fase della convivenza con il virus». Questo l’avvertimento lanciato poco fa da Zaia a margine dell’incontro sulle opere infrastrutturali per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 che si è svolto alla Fiera di Verona.

Il presidente del Veneto ha motivato le proprie richieste sulla base del fato che «l’infezione è in calo, non abbiamo alcun rischio di andare in arancione è in atto una campagna vaccinale aggressiva: ad oggi abbiamo inoculato 1,2 milioni di dosi di vaccino, in linea teorica un veneto su due è stato vaccinato. Quindi, procediamo, ma i vaccini ci mancano anche perché – ha avvertito Zaia– abbiamo un potenziale di 100 mila vaccinazioni al giorno ma non riusciamo a vaccinare più di 30-40 dosi al massimo al giorno».

 

 

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