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Le riforme infiammano il Parlamento: le prime pagine

Israele

Le riforme accendono il dibattito, la Trattativa Stato-Mafia, i piani della Wagner in Ucraina, le dimissioni di Cottarelli, il Regolamento Ue sull’IA. La rassegna stampa

CORRIERE DELLA SERA

“Lo scontro sulle riforme” apre il maggiore quotidiano nazionale. “Tajani alle opposizioni: pronti al referendum. Cottarelli: lascio il Pd di Schlein”, si legge nel sottotitolo.

Nel fondo spicca il tema delle celebrazioni in Russia per la vittoria sulle armate di Putin (“La crepa russa a Bakhmut”).

Nel taglio medio spicca l’intervista al ministro Roberto Calderoli (“Chi perde le elezioni non ha diritto di veto”).

Nella stessa sezione spicca il tema della formazione al lavoro (“Disoccupati, caos dei corsi (finanziati con 4,9 miliardi”).

LA REPUBBLICA

“Riforme senza l’opposizione”, apre il quotidiano Gedi.

“Fitto attacca la Corte dei Conti sul Pnrr: Inaudita ingerenza. Così bloccano tutto”, è il secondo titolo in evidenza.

“Se la Destra riscrive la Costituzione”, titola Ezio Mauro nel fondo.

Nella stessa sezione spicca il tema del Ponte di Messina (“Un regalo da Lega e FdI. Altri 4 miliardi a Salini”).

Subito sotto troviamo le dimissioni di Carlo Cottarelli da senatore del Pd (“A disagio nel Pd. Mi dimetto da senatore”).

In spalla spicca la guerra in Ucraina (“Bakhmnut, il bluff di Prigozhin: Armi arrivate la Wagner resta”).

“Una ferrovia da Riad a Delhi. La risposta Usa alla Via della Seta”, si legge subito sotto.

LA STAMPA

“Lavoro, l’Italia è contro i giovani”, titola in apertura il quotidiano torinese.

“Ai nostri figli puniti non bastano i decreti”, è il titolo del commento di Elsa Fornero nel fondo.

Subito sotto troviamo il tema della carta acquisti (“Una carta acquisti che esclude i poveri”).

Nel taglio alto spiccano le riforme, protagoniste di due articoli (“La vera posta in gioo del presidenzialismo” e “Clementi: Il rischio è indebolire il Colle”).

Nella stessa sezione troviamo l’attacco di Schlein e Fico a Descalzi (“Schlein e Fico su Regeni: Descalzi deve chiarire”).

IL SOLE 24 ORE

“Giovani e crisi. Casa, lavoro, studi: check sugli aiuti per gli under 35” apre il quotidiano di Confindustria.

“Isee 2023 più alto, prestazioni a rischio”, si legge nel fondo.

Subito sotto troviamo il Diritto (“Fusioni societarie trasnfrontaliere, dal 3 luglio nuovi criteri”) e il Fisco (“Trust, i beneficiari compilano RW se possono ottenere gli asset”).

A centro pagina spicca il Decreto Lavoro (“Voucher rafforzati. Dopo il turismo, fiere e congressi”).

Nel taglio basso spicca il regolamento Ue sull’intelligenza artificiale (“Intelligenza artificiale, la Ue fissa le regole e rilancia sullo sviluppo”).

Tanti i temi in spalla, dall’Erasmus (“Arriva lo scambio di esami e crediti tra atenei italiani” e “Formarsi in Europa chance mancata per i  professionisti”), l’antiriciclaggio (“Piano dell’Uif per migliorare le segnalazioni con il dialogo”), passando per la rigenerazione urbana (“Le ex fabbriche rinascono come collettori di servizi”) e il soft power (“I brand affinano le strategie della persuasione”).

IL FOGLIO

“Contro i miserabili della gogna”, apre il quotidiano diretto da Claudio Cerasa. Il protagonista dell’intervista è il generale Mario Mori, recentemente assolto nel processo sulla Trattativa Stato-Mafia.

“Perché non basta più dirsi antipopulisti per un politica forte”, scrive il direttore nel fondo. “Non ci sono solo questioni personali dietro la crisi del rapporto tra Renzi e Calenda: c’è anche la trasformazione del contesto politico. L’Italia non è più un Paese dominato dagli estremisti, nè a destra nè a sinistra”, si legge nel sottotitolo.

Subito sotto troviamo il tema delle parole alla scrittrice Michela Murgia. “Oggi ammiro Murgia e mi spiace pensare che me l’ero persa”, titola Giuliano Ferrara.

DOMANI

“L’esame di Stato contro il presidenzialismo“, titola in apertura il quotidiano diretto da Emiliano Fittipaldi. “Elly Schlein si prepara al primo faccia a faccia con Giorgia Meloni. Dovendo fare i contri con le divisioni nel Pd”, si legge nel sottotitolo.

“Solo la virtù del mercato può salvarci dai tassi alti”, titola l’economista Salvatore Bragantini nel fondo.

“È la repubblica dei supplenti. Ecco chi ci protegge da Meloni”, titola Giulia Merlo nei “Fatti”.

“I piani Ue sul riconoscimento facciale mettono a rischio i nostri diritti”, si legge nell'”Analisi”.

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