Il centrodestra pugliese sceglie Luigi Lobuono, ex presidente della Fiera del Levante, come volto civico per la corsa alla Regione. Manager esperto e figura di dialogo, punta a unire competenza e territorio per sfidare il centrosinistra dopo vent’anni di dominio
Luigi Lobuono potrebbe scendere di nuovo in politica per sfilare la Puglia agli eredi politici del suo storico avversario, Michele Emiliano. L’ex presidente della Fiera del Levante e imprenditore barese, già candidato sindaco nel 2004, sarebbe la carta civica del centrodestra per sfidare il Pd nella sua roccaforte. Ecco chi è.
CHI E’ LOBUONO
Nato e cresciuto a Bari, Lobuono è considerato un uomo di relazioni solide, abituato a muoversi tra imprenditori, università e istituzioni. A Settembre 2004 Lobuono assume la carica di Presidente della Fiera del Levante, lo stesso anno in cui la Fiera diventa società per azioni. Una riforma organizzativa importante che implica nuove logiche amministrative, finanziarie e di governance. Alla guida della Fiera del Levante, Lobuono ha gestito una delle realtà economiche più importanti del Mezzogiorno, navigando tra fiere internazionali, crisi di bilancio e relazioni con enti locali.
LA SFIDA A EMILIANO
Nello stesso anno, è stato candidato sindaco di Bari, uscendo sconfitto dalla sfida con l’astro nascente della sinistra Michele Emiliano. Questa candidatura rappresenta il suo ingresso formale nella competizione politica elettorale, e segna il suo profilo civico ma allineato con il centrodestra. Più di 20 anni dopo sembra pronto a tornare sulla scena politica pugliese per sfidare gli eredi politici del suo storico antagonista.
PERCHE’ LA DESTRA VORREBBE LOBUONO
Dietro la scelta, maturata dopo settimane di trattative, c’è una precisa strategia: puntare su un profilo non di partito, capace di parlare al mondo produttivo, agli elettori moderati e a quella fascia di pugliesi stanchi delle appartenenze ideologiche. Lobuono rappresenta un “ponte” tra la politica e la società civile. “La Puglia ha bisogno di tornare a produrre, non solo a raccontarsi”, avrebbe confidato ai suoi.
La sua candidatura richiama il modello del civico con radici locali, lontano dai partiti ma sostenuto da questi. Forza Italia lo indica come simbolo di equilibrio e competenza. Fratelli d’Italia, invece, lo vede come volto nuovo ma affidabile. La Lega, più cauta, chiede garanzie di presenza politica sui territori.
“Non voglio essere il candidato dei partiti, ma il presidente dei pugliesi”, ha detto nella sua prima dichiarazione pubblica, segnando il tono della campagna.