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M5s, Conte si candida e scarica Rousseau e Casaleggio

Conte M5s Rousseau

“Onestà e coraggio”, ma anche intransigenza e competenze. Come funzionerà il nuovo Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte, probabilmente senza Rousseau

Quella di Giuseppe Conte “non è un’operazione di restyling”. L’ex presidente del Consiglio, in collegamento Facebook, ha esordito come leader del M5s all’assemblea degli eletti definendo la sua missione “una sfida complessa e affascinante”. “Rifondare il movimento”, ma “senza rinnegare il passato”: questo è l’obiettivo annunciato da Conte.

BYE-BYE ROUSSEAU

L’ex premier non affronta in modo diretto ma solo velatamente la questione più calda: la querelle con l’Associazione Rousseau di Casaleggio jr, che Conte non cita mai, mentre invece in chiusura menziona sia Gianroberto che Beppe Grillo, di cui non si perderanno i principi e le idee fondative.

Anche la piattaforma Rousseau non viene mai citata esplicitamente, Conte si limita a dire che bisogna avere un “assetto interno chiaro”, una “struttura organizzativa nuova”, con “iniziative nazionali e internazionali”.

“Dobbiamo evitare di ricadere nei limiti della forma partito tradizionale – spiega Conte – perché questa mostra ormai da tempo segnali di crisi varie e inadeguatezze”. “Avremo regole ben rigorose – dice l’ex premier – per contrastare ancor più risolutamente del passato la formazione di correnti interne, di cordate varie”.

In questo passaggio, verso la fine del suo discorso, si nota il riferimento a Rousseau: “La scelta della democrazia digitale ci consente un confronto diretto, uno spazio diretto di confronto senza la mediazione di correnti interne, che inevitabilmente finiscono per cristallizzare sfere di influenze e posizioni di potere”.

“Care amiche, cari amici” – qui il climax del messaggio anti Rousseau – “non abbiamo neppure bisogno di associazioni varie, il nostro impegno politico e culturale viviamo all’interno del nuovo movimento”.

“La democrazia diretta va promossa, perseguita e realizzata”, dice Conte, annunciando che una “piattaforma digitale ci sarà”, ma che andrà “accompagnata dalla democrazia rappresentativa”, perché “la tecnologia non è neutra”. E qui sembra arrivare un’altra frecciatina a Casaleggio jr: “Chi gestisce i processi, i dati, il trattamento di questi, deve avere massima trasparenza”.

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IL NEO MOVIMENTO DI CONTE

Conte annuncia che ci sarà un nuovo dipartimento che curerà gli scambi con forze politiche straniere, affiancato da un centro di formazione permanente, nel quale “interagiremo tutti e godremo di consulenti scientifici di primo livello”.

Ci sarà poi una nuova struttura organizzativa anche sul territorio, anche attraverso “referenti regionali”, perché la democrazia digitale ha bisogno di essere presente fisicamente sul territorio, dice Conte. “Ci saranno piazze, forum di attivismo civico, che favoriscono l’inclusione sociale, ma non chiederemo tessere di iscrizione”, aggiunge.

Conte annuncia anche un cambio di registro linguistico. Serve un “nuovo linguaggio”, perché non va più bene quello “dell’assalto al palazzo”. Un tempo andava bene, spiega Conte, “ma adesso siamo in un’altra fase”. Serve uno stile più sobrio, dunque: “Non facciamoci accecare dalla polemica, adesso non dobbiamo sottovalutare la potenza delle parole”.

L’IDENTITÀ

Sulla nuova identità del movimento, Conte annuncia una “carta dei diritti, dei principi e dei valori”, con “specifiche caratteristiche”. Una “rivisitazione delle 5 stelle”, anche se “nessuna delle 5 stelle è da rinnegare”, rassicura l’avvocato, ma queste stelle “vanno allargate”, dice.

Tra i temi di interesse del nuovo Movimento ci saranno i diritti dei lavoratori, perché “serve un nuovo statuto, fermo al 1970”, ricorda Conte. Ma ci occuperemo anche di una “carta degli imprenditori”, che tuteli i loro diritti, ma anche la carta delle disabilità, la carta dei diritti digitali e quella dei consumatori.

L’identità del nuovo movimento sarà ispirata al “rispetto della persona”,  ma anche all’ecologia integrale, alla giustizia sociale, al principio democratico, rappresentativo e alla democrazia digitale, che “rimarrà un punto fermo del mio movimento”. Serve però ribadire il “rispetto della legalità e l’impegno nella lotta contro le mafie e la corruzione”. Conte si sofferma per alcuni minuti sul concetto di “etica pubblica”.

UN NUOVO MOVIMENTO INTRANSIGENTE: 1 VALE 1, ONESTÀ E COMPETENZE

Il nuovo M5s sarà però “intransigente”: “Non negoziamo i nostri principi – dice Conte – in particolare sulla regola “1 vale 1”, che è, nelle parole dell’ex premier, il “fondamento della democrazia”. “Quando si tratta di designare rappresentanti occorrono persone oneste” – concetto storico del movimento, ma anche “specifiche competenze, persone capaci”. E questa sembra un’altra importante novità.

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