Parte sabato la due giorni di Pontida con le iniziative dedicate ai giovani. Domenica l'evento…
Per far tornare la Manovra il governo usa la statistica. Pensioni e reddito? Non tutti aderiranno….
La quadratura del cerchio sulla Manovra si chiama “aggiustamento tecnico/statistico”. È la formula che Palazzo Chigi e i tecnici del Mef hanno trovato per far digerire ai vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e ai loro elettori la riduzione del rapporto deficit/Pil dal 2,4% al 2,04%.
Ieri sera il premier Giuseppe Conte, Di Maio, Salvini, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro e il sottosegretario Giancarlo Giorgetti si sono visti a cena. Intorno a un tavolo del ristorante “Arancio d’oro” il premier ha spiegato l’ipotesi di intesa raggiunta con il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker.
LE PREOCCUPAZIONI DI SALVINI E DI MAIO
E raccolto i “dubbi” (espressione eufemistica) di Di Maio e Salvini, preoccupati per quei 7 e passa miliardi di euro che mancano e che potrebbero mettere a rischio l’attuazione delle misure promesse agli elettori: reddito di cittadinanza e ‘quota 100’. Per questo al termine della cena Di Maio si è allontanato senza rispondere alle domande dei cronisti mentre Salvini, con felpa e cappellino della Protezione civile, si limitava a dire che “parla il presidente del Consiglio”, prima di allontanarsi frettolosamente. Tanto che quando Conte, fatte poche decine di metri, chiedeva “dov’è Matteo?”, per salutarlo, gli rispondevano che “è andato avanti”.
IL CHIARO MANDATO A CONTE
Il mandato a Conte è stato quindi chiaro: trova le soluzioni per mantenere l’impegno del 2,04% senza doverci far rimangiare le promesse. Su questo da stamani i tecnici sono al lavoro e la soluzione trovata si può sicuramente dire “creativa”. In sostanza per far tornare i conti si confida nel fatto che non tutti coloro che avranno diritto al reddito di cittadinanza e al pensionamento ne usufruiranno. Sul reddito, dunque, spiegano da Palazzo Chigi non ci sarà “nessuna riduzione della platea e delle cifre” e riguarderà dunque, potenzialmente, oltre 5 milioni di cittadini.
UNA SOLUZIONE CREATIVA
Però, rispetto ai 9 miliardi di risorse previste inizialmente, è stato inserito un “aggiustamento del 10% dovuto a un fattore statistico” perché “se sono 100 ad averne diritto non significa che siano poi effettivamente tutti e 100 a fare concretamente la domanda”. Stesso discorso vale per ‘quota 100’ perché anche in questo caso, oltre a una rimodulazione delle finestre (per 2 miliardi) è stato preventivato il fatto che non tutti accederanno allo scivolo.
Una “scommessa” notevole, ma del resto sulle cifre non è difficile “giocare”. Si dice, a questo proposito, che il valore del 2,04% sia una trovata della comunicazione M5s, che permette di avere un effetto “grafico” non troppo diverso dal 2,4%. Tant’è che sui social, in pagine vicine ai pentastellati, girano già post con messaggi come “W il nostro Presidente che è riuscito a tenere il deficit a 2 e 4”.