Skip to content

Mozione impossibile: il puzzle del campo largo sull’Ucraina

Il centrosinistra ha presentato ieri sei diverse mozioni sull’Ucraina: la guerra è il tema su cui il campo largo si divide maggiormente. Ecco qual è la posizione di Pd, M5S, Italia viva, Azione, Avs, +Europa e la linea unitaria della maggioranza

Il centrosinistra ha presentato ieri in Parlamento sei diverse mozioni sull’Ucraina, tante quante le diverse anime del campo largo. Fatta eccezione per il desiderio comune di una “pace giusta”, Pd, M5S, Italia viva, Azione, Avs, +Europa divergono praticamente su tutti i nodi della guerra: dagli asset russi all’invio di armi. Tutti i punti critici

LA DIVISIONE TRA PD E M5S

La segretaria del PD  Elly Schlein ha proposto una mozione a favore dell’invio di aiuti a Kiev per la legittima difesa, in coerenza con gli impegni Ue e Nato: un sostegno a Zelensky “mediante tutte le forme di assistenza necessarie”. Con una postilla: l’Italia deve essere parte attiva in un’iniziativa diplomatica a guida europea per una conferenza internazionale di pace.

Di parere contrario è il M5S che dà il pieno appoggio al piano di pace di Trump, è pronto a riacquistare il gas russo ed è contrarissimo all’uso degli asset di Mosca. Giuseppe Conte ha chiesto, inoltre, la cessazione delle forniture militari, perché il fare muro con il Cremlino alimenta un’escalation senza sbocchi. La soluzione per i pentastellati è lo stop all’invio di armi, ma è una “neutralità attiva” che sposta l’impegno su un piano umanitario e negoziale.

L’ALA RIFORMISTA DEM

Lo sblocco degli asset russi sarebbe una vittoria de riformisti dem, che anche nell’ultima Assemblea di Roma, hanno premuto per una posizione di netto sostegno al governo di Kiev. “La scelta più importante riguarda i beni russi congelati (210 miliardi) da usare come garanzia per un prestito all’Ucraina, fondamentale per assicurarne la resistenza nei prossimi due anni” ha scritto Giorgio Gori, eurodeputato ed esponente di spicco dei riformisti.

LA POSIZIONE DI AVS, ITALIA VIVA E AZIONE

Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) con Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli ha in parte una visione simile al M5S rifiutando nettamente il riarmo e la logica militare. Le spese per la difesa vadano piuttosto verso il welfare e la transizione ecologica, dicono i leader, ma sono disponibili a valutare un eventuale utilizzo gli asset russi congelati. “Bisogna valutare” è la posizione ufficiale.

Italia Viva fa un passo ulteriore e mette agli atti la richiesta dell’ingresso in Ue dell’Ucraina, appoggiato da Azione di Calenda che aggiunge un sì alla richiesta Usa di portare la difesa al 5% del PIL e ribadisce che la difesa dell’Ucraina è la difesa stessa della libertà europea.

LA POSIZIONE DI +EUROPA

Ogni sostegno economico, politico e militare all’Ucraina, anche con l’utilizzo degli asset russi congelati: è la posizione di Più Europa, condivisa con Iv e Azione. Il partito di Riccardo Magi approva gli aiuti per Kiev, la confisca dei beni russi ma anche la difesa europea.

LA MOZIONE DELLA MAGGIORANZA SU KIEV

La maggioranza va in Aula con una sola risoluzione, approvata con 177 voti favorevoli e 123 contrari. Viene ribadita la linea filo-europea sull’Ucraina, impegnando il governo a “proseguire ogni sforzo per sostenere il processo di pace in Ucraina”, rafforzando la collaborazione con gli Stati Uniti e mantenendo coeso il fronte europeo. Riguardo le sanzioni alla Russia, la risoluzione sottolinea la necessità di “continuare ad agire nei confronti della Federazione Russa ricorrendo a tutti gli strumenti della diplomazia, incluso quello sanzionatorio”. L’appoggio a Kiev è totale così come preservare l’unità europea.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su