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Nasce la Lega dei Braccianti di Aboubakar Soumahoro

Aboubakar Soumahoro

L’attivista Aboubakar Soumahoro ha annunciato la nascita della Lega dei Braccianti come strumento di riscatto dalla miseria socio-lavorativa per tutti i braccianti

L’attivista e sindacalista Aboubakar Soumahoro ha annunciato sul suo blog che i braccianti, “privati di diritti socio-sindacali e sottoposti alla segregazione fisica e sociale hanno deciso di associarsi e coalizzarsi per dare vita alla Lega dei Braccianti al fine di affermare la propria dignità lungo la filiera del cibo”.

LA CASA DEI DIRITTI E DELLA DIGNITÀ GIUSEPPE DI VITTORIO

Il sindacalista italo-ivoriano Soumahoro ha spiegato che la Lega dei Braccianti, lanciata in concomitanza con l’anniversario della nascita di Giuseppe Di Vittorio (sindacalista, politico e antifascista italiano 1892-1957) per onorarne la memoria, vuole essere uno strumento di riscatto dalla miseria socio-lavorativa per tutti i braccianti. “La prima Casa dei diritti e della dignità Giuseppe Di Vittorio verrà inaugurata nelle terre foggiane, a Borgo Mezzanone, uno dei più grandi insediamenti dei braccianti. La Casa dei diritti e della dignità della Lega dei Braccianti sarà un luogo di comunione e di costruzione di una nuova coscienza per la libertà e per la giustizia. Questa inedita forma di associazione bracciantile – basata sulla volontà di associare tutti i braccianti della penisola con lo spirito di un protagonismo diretto e con la prospettiva di un’alleanza con contadini, agricoltori e consumatori – sarà per i braccianti un presidio di libertà al fine di ‘ricercare la via del proprio sviluppo, della propria difesa, e d’un maggiore benessere economico e spirituale’, come disse Giuseppe Di Vittorio”.

IL MESSAGGIO DI SOUMAHORO

“Il diritto di associazione e la libertà di coalizzarsi sono strumenti indispensabili di cui gli invisibili sfruttati dispongono per emanciparsi dalle loro disumane condizioni socio-lavorative. Tuttavia, la longevità di questa unione risiede nel senso di fratellanza, di solidarietà e di altruismo degli stessi invisibili che sono accumunati dalla volontà di conquistare il diritto ad avere dei diritti, di conseguire i diritti basilari degli esseri umani e di ricercare il diritto alla felicità” ha scritto Soumahoro nel suo messaggio. Il sindacalista ha spiegato che il desiderio degli invisibili di marciare insieme verso un orizzonte comune deve essere accompagnato da un sano protagonismo diretto capace di spingerli a prendere in prima persona la parola. Nelle terre foggiane si vive in condizioni di sfruttamento simili a quelle che vissero un secolo fa Giuseppe Di Vittorio e i suoi compagni.

LE CONDIZIONI DI SFRUTTAMENTO DEI BRACCIANTI

Nel messaggio di Soumahoro sono ricordate le pessime condizioni di sfruttamento nelle quali lavorano in Italia i braccianti. Molti stranieri che vivono nella nostra penisola, infatti abitano in baracche di fortuna, senza acqua, senza riscaldamento, con salari irrisori che non consentono di soddisfare i propri bisogni vitali e quelli dei propri familiari, “nonostante ciò vanno a raccogliere tutti i giorni frutta e verdura che finiscono a basso costo sugli scaffali delle catene della Grande Distribuzione Organizzata, i giganti della filiera agricola. Questi braccianti hanno deciso di associarsi e di coalizzarsi per dare vita alla Lega dei Braccianti al fine di affermare la propria dignità lungo la filiera del cibo”.

CHI È ABOUBAKAR SOUMAHORO

Aboubakar Soumahoro è un attivista sindacale e sociale, nato in Costa d’Avorio nel 1980 e arrivato in Italia nel 1999. Ha una laurea in Sociologia all’università Federico II di Napoli con una tesi sulle condizioni dei lavoratori migranti in Italia. È stato sindacalista del coordinamento agricolo dell’Unione Sindacale di Base (USB) e si occupa della lotta al caporalato e dei diritti dei braccianti. Su Twitter è seguito da più di 95mila persone. La frase che lo descrive è “meglio fare un passo con il popolo che cento passi senza”. È presente anche su Instagram, canale che utilizza sempre per il suo impegno nel sociale.

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