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Ok Camera a legge su open access, risultati ricerca gratis online

Approvata proposta M5s sull’open access, il testo passa al Senato

I risultati delle ricerche scientifiche finanziate, anche parzialmente, con fondi pubblici devono essere resi accessibili a tutti. È quanto prevede la legge sull’open access approvata oggi dalla Camera e che passa ora al Senato.

LA PROPOSTA PENTASTELLATA

Il testo, che ha come primo firmatario Luigi Gallo (M5s), ha avuto 272 voti a favore, gli astenuti sono stati 185, con un solo voto contrario. “Siamo orgogliosi di quanto stiamo portando avanti perché rendere accessibile al maggior numero possibile di persone la conoscenza è anche una questione di democrazia. Grazie a questa legge, infatti, tutti i cittadini potranno essere informati sui progressi della scienza, sia attraverso internet, grazie a un vero e proprio motore di ricerca della conoscenza, che attraverso la televisione, con un potenziamento della divulgazione scientifica sui canali Rai”, afferma Gallo, presidente della Commissione cultura.

PROMOZIONE DELL’ACCESSO APERTO AI RISULTATI DELLA RICERCA

Con la legge, “i soggetti pubblici preposti all’erogazione o alla gestione dei finanziamenti della ricerca scientifica” devono adottare “nella loro autonomia e a fini non commerciali, le misure necessarie per la promozione dell’accesso aperto ai risultati e ai dati, anche parziali, della ricerca finanziata per una quota pari o superiore al 50 per cento con fondi pubblici, quando documentati in opere scientifiche pubblicate su periodici, compresi articoli, atti di convegni e materiali audio e video inerenti alla ricerca e alla divulgazione”.

RIPUBBLICAZIONE SENZA FINI DI LUCRO

Anche quando la prima pubblicazione ha avuto fini di lucro è prevista la “ripubblicazione senza fini di lucro nella rete internet, in archivi elettronici istituzionali o disciplinari, entro sei mesi dalla prima pubblicazione, quando si tratta di opere nelle aree disciplinari scientifico-tecnicomediche, ed entro dodici mesi, quando si tratta di opere nelle aree disciplinari umanistiche e delle scienze sociali”.

INFRASTRUTTURA NAZIONALE PER L’OPEN ACCESS

Con la legge, inoltre, “è promossa la costituzione di un’infrastruttura nazionale per la diffusione e il ricorso all’accesso aperto alle pubblicazioni scientifiche, con l’adozione di linee guida per rendere interoperabili le banche di dati delle università e degli enti pubblici di ricerca, anche adottando i software di gestione già esistenti e promuovendo lo sviluppo di nuovi software”.

MODICATA DISCIPLINA RIGUARDO IL DIRITTO D’AUTORE

Modificata anche la disciplina sul diritto di autore. In pratica “l’autore di un’opera scientifica pubblicata in un periodico, che sia il risultato di una ricerca finanziata per una quota pari o superiore al 50 per cento con fondi pubblici, ha il diritto, purché senza fini commerciali, di renderla disponibile gratuitamente al pubblico” e “rimane titolare del diritto” anche “nel caso in cui abbia ceduto in via esclusiva i diritti di utilizzazione economica della propria opera all’editore o al curatore”.

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