Parte selezione per il Garante della Privacy, le mire del M5s

Sui siti di Camera e Senato l’avviso per le candidature

Parte la selezione per la scelta del nuovo Garante della Privacy e del collegio dell’Authority. Sui siti Internet di Camera e Senato è stato pubblicato oggi l’avviso per la presentazione delle candidature. Il collegio del garante è composto infatti da quattro membri, due eletti dall’assemblea di Montecitorio e due da quella di Palazzo Madama.

COME PROPORSI

Le candidature, si legge nei due avvisi, “possono essere avanzate da persone che assicurino indipendenza e che risultino di comprovata esperienza nel settore della protezione dei dati personali, con particolare riferimento alle discipline giuridiche o dell’informatica”. L’incarico ha durata settennale, non è rinnovabile e, per tutta la sua durata, non è possibile esercitare, a pena di decadenza, alcuna attività professionale o di consulenza, né essere amministratori o dipendenti di enti pubblici o privati, né ricoprire cariche elettive. Le candidature (con curriculum vitae e copia di un documento di identità) devono essere inviate entro il prossimo 19 maggio tramite posta elettronica certificata a garanteprivacy@certcamera.it.

L’ATTENZIONE POLITICA

Al di là delle possibili auto-candidature indipendenti, sulla nomina a Garante della Privacy c’è grande interesse da parte della politica. L’Authority ha infatti un ruolo delicato e strategico come dimostrano le polemiche delle scorse settimane tra Davide Casaleggio e il Garante Antonello Soro, che aveva comminato alla piattaforma Rousseau una sanzione da 50 mila euro per falle rilevate nella sicurezza del sistema di voto. “Ci sono delle nomine in scadenza, tra le quali anche il Garante della Privacy – aveva avvisato in quella occasione Luigi Di Maio -. E in questo caso noi ci adopereremo per individuare una figura al di sopra di qualsiasi sospetto. Qui il sospetto è politico, anche perché il Garante è un politico del Pd”.