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Ocse: partnership pubblico-private chiave per IA e benessere
Le partnership pubblico-private possono aumentare il benessere, contrastare il climate change e accelerare la diffusione dell’IA, secondo l’Ocse. Che si è detto durante “Well-Being for People and Planet: the Role of Public-Private Partnerships” di Generali
Le partnership pubblico-private sono uno strumento molto potente per aumentare il benessere, contrastare il climate change e accelerare la diffusione dell’Intelligenza Artificiale, un’innovazione che rivoluzionerà il mondo del lavoro. La sfida principale sarà equilibrare domanda e offerta di conoscenze digitali. È quanto emerso nel corso dell’evento “Well-Being for People and Planet: the Role of Public-Private Partnerships”, organizzato da Generali nell’ambito del 7° Forum Mondiale sul Benessere dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).
OCSE: PARTNERSHIP PUBBLICO-PRIVATO (PPP) PER LA CRESCITA
Il cambiamento climatico, i trend demografici e la trasformazione della forza lavoro dovranno necessariamente diventare tematiche centrali nel dibattito sullo sviluppo economico e sociale. La chiave per rispondere a queste sfide è puntare su partnership tra pubblico e privato (PPP). Infatti, quando i dati sul benessere vengono posti alla base del processo decisionale, le imprese e i governi hanno l’opportunità di migliorare la vita delle persone e rispondere alla crisi climatica e ambientale. Di conseguenza, il benessere deve diventare l’obiettivo tradizionale delle politiche economiche. A dirlo è Mathias Cormann, Segretario Generale dell’OCSE, intervenuto nel corso dell’evento organizzato da Generali, knowledge partner del 7° Forum Mondiale sul Benessere dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).
“Queste partnership possono mobilitare risorse aggiuntive, sfruttando il capitale, l’esperienza e l’efficienza del settore privato per finanziare e implementare servizi essenziali e progetti infrastrutturali, che altrimenti potrebbero essere fuori portata per i bilanci governativi, e possono aiutare a migliorare l’accesso a servizi pubblici essenziali di qualità, assistenza sanitaria, istruzione, trasporti”, ha aggiunto Cormann.
Il mondo della Finanza può dare un contributo importante all’aumento di accordi tra pubblico e privato. Il primo player finanziario ad aver firmato un accordo di collaborazione con UNDP è Generali, che nel 2022 hanno avviato un’intesa per favorire l’accesso a soluzioni assicurative che riducono il divario di protezione e aumentano il benessere socioeconomico in alcune delle aree più vulnerabili del mondo.
I BENEFICI DELLE 3 P
Le alleanze tra pubblico e privato promuovono l’adozione di strategie focalizzate sul benessere, la sostenibilità e la riduzione delle diseguaglianze. In altre parole, per ottenere risultati inclusivi e sostenibili è necessario unire le forze. Una sinergia che si realizza nella condivisione delle migliori prassi tra i settori pubblico e privato e l’analisi dei dati statistici con standard allineati. L’unione dei punti di forza di soggetti privati ed istituzioni internazionali, quali il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) e l’OCSE, è cruciale per portare avanti politiche e strategie che pongano il benessere delle persone al centro.
“Come emerso nel Rapporto 2023/2024 sullo Sviluppo Umano di UNDP, sono cresciute la sfiducia nei confronti dell’azione collettiva e la polarizzazione politica. A questo si è affiancata la necessità di intervenire rapidamente per contrastare la crisi climatica. È importante rafforzare la consapevolezza che nessun attore, pubblico o privato, potrà affrontare con successo le sfide ambientali e sociali che attraversiamo. Il nostro settore gioca un ruolo chiave nel colmare il gap di protezione e promuovere strumenti che rafforzino, attraverso partnership tra soggetti privati ed istituzioni pubbliche, la resilienza delle nostre economie ed il benessere della collettività”, ha affermato Andrea Sironi, Presidente di Generali. Un benessere che l’azienda contribuisce a promuovere attraverso soluzioni innovative per l’adattamento climatico, prodotti inclusivi per il divario di protezione finanziaria, investimenti che integrano i fattori di sostenibilità e una cultura aziendale che si fonda su equità e inclusione sul luogo di lavoro.
La collaborazione pubblico-privato può costruire un’economia più resiliente, che possa resistere alle sfide del clima in evoluzione e cogliere il potenziale dell’innovazione industriale, tecnologica e digitale, secondo Lucia Silva, Generali Group Chief Sustainability Officer. Al tempo stesso, la condivisione di promuove ambienti di lavoro che valorizzino le diversità e garantiscano le pari opportunità e l’inclusione, ha sottolineato Monica Possa, Generali Group People & Organisation Officer. Per migliorare la vita delle persone e del Pianeta, però, servono nuove metriche per la misurazione del benessere, secondo Romina Boarini, Director OECD Centre on Well-Being, Inclusion, Sustainability and Equal Opportunity. In quest’ottica, l’azienda ha iniziato una nuova collaborazione con l’OCSE, nell’ambito del World Forum on Well-being, che mira a promuovere iniziative e criteri per misurare il benessere delle persone e metterlo al centro delle politiche economiche future.
LA CONNESSIONE TRA INTELLIGENZA ARTIFICIALE E PARTNERSHIP
Le partnership tra pubblico e privato rappresentano una leva importante anche per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. Un’innovazione che porterà profonde trasformazioni nel mondo del lavoro.
“L’IA sta iniziando ad essere introdotta in attività operative in ogni settore, questo porterà molti vantaggi in termini di produttività. Mentre l’AI trasforma le industrie, i programmi di formazione e riqualificazione continua sono vitali. Il settore pubblico e privato saranno chiamati a pianificare queste trasformazioni insieme, evitando la mancata corrispondenza tra offerta e offerta di competenze e garantendo che l’innovazione non sia ostacolata da troppe regolamentazioni. Al tempo stesso, l’Intelligenza Artificiale può creare valore per l’intera catena di produzione, valorizzare gli esseri umani, tutelarne i diritti e la loro creatività”, ha affermato Sironi.
L’Intelligenza Artificiale permette di collegare le sfide globali come il cambiamento climatico con le possibili soluzioni locali. Questo fa sì che le innovazioni diventino culturalmente rilevanti e inclusive, come sottolineato da Pedro Conceição, Director and Lead Author Human Development Report.