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Passata la legge contro le mine. Cosa cambia

Legge Mine

“Mine giocattolo, studiate per mutilare bambini. Ho dovuto crederci, anche se ancora oggi ho difficoltà a capire…” scriveva più di vent’anni fa Gino Strada nel suo libro “Pappagalli verdi”, denunciando le atrocità commesse dai sovietici in Afghanistan, ora il Parlamento è intervenuto con una legge

Dopo il via libera definitivo all’unanimità dell’Aula della Camera dei deputati alla legge 1813 “Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo”, le cosiddette ‘cluster bomb’, Il testo è stato approvato a Montecitorio con 383 voti a favore e nessun contrario.

“Mine giocattolo, studiate per mutilare bambini. Ho dovuto crederci, anche se ancora oggi ho difficoltà a capire…,” scriveva più di vent’anni fa Gino Strada nel suo libro “Pappagalli verdi”, denunciando le mine antiuomo usate dai sovietici in Afghanistan.

Esulta perciò Emergency: “L’approvazione della legge contro il finanziamento alle mine antipersona, alle munizioni e submunizioni a grappolo rappresenta un ulteriore passo avanti verso l’eliminazione di questi ordigni, iniziato in Italia con la legge per la loro messa al bando nel 1997, che fu ottenuta grazie a una importante campagna civile di cui Emergency fu promotrice”, ha commentato Rossella Miccio, Presidente della associazione umanitaria italiana. “Oggi salutiamo soddisfatti questo nuovo provvedimento, che istituisce meccanismi di controllo e verifica, dettando scadenze di attuazione e stabilendo sanzioni in caso di inosservanza.”

Il Landmine Monitoring Report 2020 ha registrato un progresso verso un mondo libero da mine, ma ha riportato l’utilizzo attivo, in particolare di ordigni improvvisati, da parte di gruppi armati non-statali. I Paesi più colpiti da settembre 2019 a ottobre 2020 sono stati Afghanistan, Colombia, India, Libia, Myanmar e Pakistan. Nel 2019, sono state 5.554 le vittime di mine o residuati bellici esplosivi. L’80% erano civili, il 43% bambini. Ancora 60 Stati risultano contaminati.

Il Cluster Munition Report 2021 ha invece dichiarato che fra l’agosto 2020 e il luglio 2021 le munizioni a grappolo sono state utilizzate in Siria (ininterrottamente dal 2012) e dall’Armenia e dall’Azerbaijan nel conflitto del Nagorno-Karabakh. Nel 2020, queste armi hanno ucciso 107 persone e ne hanno ferite 242, con una tendenza crescente rispetto al 2019 e al 2018. In ragione della loro natura discriminatoria, tutte le vittime registrate erano civili; quasi la metà (44%) erano bambini. È ragionevole ritenere che i dati siano sottostimati.

Negli ultimi vent’anni in Afghanistan, Emergency comunica di aver garantito cure gratuite salvavita a 61.000 vittime di armi da fuoco nei 3 Centri chirurgici e nei 44 Posti di primo soccorso presenti in 30 distretti; di queste, 19.000 erano vittime di scheggia di ordigni esplosivi e 7.000 vittime di mina. Sono 4 persone ogni giorno. Il 40% dei feriti trattati erano donne o bambini. Il numero delle vittime di attacchi indiscriminati non ha accennato a diminuire in vent’anni di conflitto.

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