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Perché i sigilli alle sale Lan? I titolari: “È tempo di normare luoghi dell’eSports”

Sale Lan

Dopo le chiusure, i titolari delle sale Lan, allarmati, si riuniscono in associazione: “Con la speranza che in tempi brevi si possa aprire un tavolo di confronto, allargato anche alle associazioni degli sviluppatori di videogiochi, le federazioni e il CONI”

Nei giorni scorsi l’ADM (Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli) ha disposto il sequestro di tre sale LAN, ovvero tre locali in cui gli appassionati di eSports si ritrovano per giocare a tornei online dei propri videogiochi preferiti.

COME MAI SONO STATE CHIUSE LE SALE LAN?

Il rischio, paventato già da alcuni politici, tra cui i leghisti Simona Pergreffi e Daniele Belotti, che hanno presentato sul punto due distinte interrogazioni in entrambi i rami del Parlamento, è che senza normare il fenomeno, oltre alle inevitabili ricadute occupazionali, anche manifestazioni nazionali di rilievo come la Milan Games Week non possano più essere celebrate.

L’ADM dal canto suo fa sapere di aver – “a seguito di esposto/denuncia”  verificato “l’osservanza delle imposizioni tributarie (…) e con riguardo alla corretta applicazione della normativa volta alla tutela e alla salute dei minori (…) esclusivamente 4 esercizi commerciali”. “Giova evidenziare”, si legge nella nota, “che le notizie diffuse in merito alla chiusura di tutte le sale Local Area Network (LAN) del territorio nazionale sono totalmente destituite di ogni fondamento. A dimostrazione della mancata veridicità delle notizie diffuse da alcuni destinatari dei provvedimenti, in uno dei 4 casi sottoposti a controllo, l’operatore commerciale ha esibito e messo a disposizione degli ispettori la documentazione amministrativa attualmente riconosciuta corretta per l’esercizio dell’attività di gioco nella sala LAN”.

L’ADM: LA MILAN DIGITAL WEEK NON SARA’ TOCCATA

“Negli altri tre casi, ADM ha, invece, provveduto a redigere verbali di sequestro amministrativo ai sensi della legge 689/81, per le apparecchiature destinate al gioco, prive di ogni forma di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso o nulla osta comunque denominato”, prosegue il comunicato. “In ragione di quanto sopra comunicato, ne deriva che tutte le manifestazioni di settore, comprese le fiere tematiche e l’esercizio del gioco nelle stesse sale LAN, non sono in alcun modo pregiudicate se svolte nel rispetto delle regole di settore e che le notizie diffuse non corrispondono alla realtà dei fatti”.

COSA CHIEDONO ORA I TITOLARI DELLE SALE LAN

I fatti dei giorni scorsi, che hanno avuto un’enorme eco mediatica, hanno così spinto un’importante rappresentanza di titolari di eSports Center, Sale Lan, Simulation Center, VR Center e affini a riunirsi “per far fronte comune alle recenti iniziative dell’ADM”. Quanto avvenuto impone – spiegano – un’immediata riflessione sulla necessità di lavorare ad una normativa che possa portare chiarezza legislativa nel settore. “È quindi necessario cogliere questa occasione per aprire un tavolo di lavoro tra le parti, che regoli in maniera chiara e definitiva il mercato”, dicono in una nota congiunta le aziende.

sale lan videogioochi

L’intento di questo gruppo – spiegano, tra le altre, realtà come Ak Informatica S.a.s., Drako.it, The Game Spot, PC-TEKLAB ,VG Informatica SRLS, D2D Simulation, Gold Fox Gaming SPA, Il Mago Di Dos di Lodi, N. Reghium Esports ASD Playground 2.0 S.r.l., Login center srl, Driving Simulation Center, Di. Gi. Games snc – è quello di cercare un confronto con le istituzioni pubbliche per trovare una soluzione normativa o interpretativa alla lacuna legislativa sulla questione, per evitare la problematica estensione di interpretazione e applicazione di norme datate a nuove tecnologie e moderni usi e costumi.

“La volontà – della neonata associazione – è quella di creare un nucleo che rappresenti tutte le aziende di questo settore per proporre un confronto aperto con ADM, MISE e le altre istituzioni collegate rispetto alle caratteristiche del mondo degli eSports e più in generale all’intrattenimento digitale, discutendo delle enormi potenzialità di questo settore che i governi di altri Paesi europei stanno incentivando con leggi e riforme”.

“È quindi necessario che dal tavolo di confronto proposto, emergano norme e regolamenti adattabili al settore ed in grado di coprire ed ancora una volta normare, un settore innovativo e complesso come quello che comprende l’organizzazione di tornei eSports, i Team, i Giocatori e tutto quanto ruoti attorno ad un mercato che allo stato attuale vive, di fatto, in una zona grigia normativa ma offre lavoro a migliaia di persone ed è gestito per la grande maggioranza da giovani imprenditori”.

“Con la speranza – concludono – che in tempi brevi si possa aprire un tavolo di confronto, allargato anche alle associazioni degli sviluppatori di videogiochi, le federazioni e il CONI”.

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