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Porta a Porta, Renzi vs Salvini, la disfida di due leader che si assomigliano

Renzi Salvini

Andrà in scena stasera il duello televisivo tra i due Matteo, Renzi e Salvini, nel salotto di Bruno Vespa. Il corsivo di Michele Guerriero

I due Matteo, Renzi e Salvini amano la comunicazione, sui media hanno costruito gran parte della loro fortuna, e il mondo dell’informazione spesso non ha nascosto similitudini e vere e proprie somiglianze. Entrambi giovanissimi per i tempi della politica, così come l’abbiamo conosciuta fino a qualche anno fa, hanno già avuto in mano le sorti dell’Italia, entrambi, a modo loro, e malgrado la volontà del Cav., eredi naturali o illegittimi (?) di Silvio Berlusconi e di gran parte del suo elettorato. Ma non solo, proprio sulle reti berlusconiane, tutti e due i Matteo hanno partecipato, giovani imberbi quali erano, ad un quiz televisivo.

IL DESTINO COMUNE DI RENZI E SALVINI

Insomma, il destino comune dei due Matteo la dice lunga sull’aspettativa del pubblico (almeno di quello che ancora segue i talk show) che questa sera seguirà nel salotto ben apparecchiato di Bruno Vespa, a Porta Porta, su Rai 1, ad iniziare dalle 22.50, 75 minuti di confronto-scontro. Tra due leoni della scena politica italiana. I due Matteo hanno molta dimestichezza con i media e i social media, si sfidano spesso a colpi di followers e retweet, per non dire di like. Entrambi hanno rotto con il passato: Salvini con la Lega a guida bossiana di un tempo, chiusa in una visione nordista del ruolo del partito ideato da Gianfranco Miglio, proiettando il partito di Pontida su scala nazionale; il Matteo di Firenze, da sempre considerato, quale corpo estraneo di quel partito ibrido nato dalla fusione fredda di Margherita e Ds, il rottamatore del Partito Democratico e della sua classe dirigente storica, soprattutto quella proveniente da Via delle Botteghe Oscure, dei Bersani e dei D’Alema, nemici giurati di una vita, che lo vedono ancora come fumo negli occhi.

PROMESSA NON REALIZZATA DELLA POLITICA ITALIANA?

Un destino comune, non solo nel nome, ma anche nell’azione politica di questi anni. Entrambi alle prese con interrogativi esistenziali, dal punto di vista politico si capisce: Salvini che si chiede (ancora) se ha fatto bene a rompere con il duo Conte-Di Maio e il secondo, Renzi, che si chiede se ha fatto bene, invece, a governarci ora insieme, forte dell’essere azionista di una sorta di golden share del Governo Conte-Bis.

Entrambi i Matteo appaiono ancora come una promessa non realizzata della politica nostrana. Nonostante siano due professionisti della politica, unico “mestiere” che hanno praticato in vita loro. Due Matteo, non è solo una questione di nome ma anche di spirito: due leoni, che non si arrendono mai e ritornano sempre più rinvigoriti dalle sconfitte che la politica riserva, volenti o nolenti. Anche se questa sera a Porta Porta difficilmente ci sarà un pareggio, perché l’opinione pubblica, si sa, non ama i testa a testa, e c’è da giurare che se le daranno di santa ragione per guadagnarsi l’ambito podio.

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