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Quando il Presidente della Camera Lorenzo Fontana era filo-Putin

Lorenzo Fontana

Cosa ha detto Lorenzo Fontana di Putin, delle sanzioni e non solo

Anche la Camera, alla quarta votazione, ha un suo presidente. È il veronese Lorenzo Fontana, Già ministro per la famiglia e per gli affari europei nel governo Conte I, Fontana è un esponente di peso del Carroccio, conosciuto per le sue posizioni conservatrici su famiglia e diritti.

I voti di Fontana

Lorenzo Fontana è stato eletto con 222 voti su 392 votanti. Il Centrodestra, questa volta, si è mostrato compatto.

Un’elezione contestata

La seduta per il voto si è aperta subito con una contestazione del Pd: “No a un presidente omofobo e pro Putin”, si legge in uno striscione tenuto dai parlarmentari dem Alessandro De Zan e Rachele Scarpa.

Su richiesta del presidente anziano Ettore Rosato, però, lo striscione è stato subito rimosso dai commessi di Montecitorio.

Chi è Lorenzo Fontana

Classe 1980, Fontana è laureato in Scienze politiche all’università degli studi di Padova. È Giornalista pubblicista. È stato militante, sin da giovanissimo, della Lega Nord, è stato vicecoordinatore federale del Movimento Giovani Padani e vicesegretario provinciale della Lega Nord di Verona, comune che lo ha visto consigliere.

Nel 2009 viene eletto al Parlamento europeo e viene rieletto nel 2014. Dal 2016 è vicesegretario federale della Lega Nord e nel 2018 debutta alla Camera dei Deputati, diventandone vicepresidente. Dal 1° giugno dello stesso anno al 10 luglio 2019 è stato Ministro per la famiglia e le disabilità del governo Conte I. Dallo 10 luglio 2019 al 5 settembre 2019 è stato Ministro per gli Affari europei.

Un Presidente della Camera filo-putin

Il neo Presidente della Camera è filo-putin. Sette anni fa si era schierato nettamente contro le sanzioni economiche alla Russia indossando delle magliette con scritto “No sanzioni”, mentre a Settembre 2022, intervistato da Libero, affermava: “Dire che le sanzioni alla Russia vanno riviste, non significa essere filo putiniani, bensì filo italiani. E poi chiariamo che essere contrari alle sanzioni non significa appoggiare la Russia. La Lega fin da subito ha detto chiaramente che la guerra voluta da Putin è una follia. Chi invade un Paese sovrano ha sempre torto”.

No al multiculturalismo

Fa discutere anche la sua posizione sul multiculturalismo, riassunta nel libro “La culla vuota della civiltà. All’origine della crisi” scritto a quattro mani con Ettore Gotti Tedeschi, con la prefazione di Matteo Salvini, edito nel 2018.

Fontana scrive: “ A sinistra vorrebbero compensare il calo demografico importando immigrati, ma la società multiculturale ha fallito”, aggiungendo che “il terribile inverno demografico di un popolo cancella il futuro e l’identità rappresentando inoltre la principale causa del declino economico di una nazione”.

 

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