Se nel 2020 le famiglie italiane hanno speso in media 1.320 euro per le spese per energia elettrica e gas (pari al 4,7% della spesa totale annuale) l’esborso è salito a 1.523 euro nel 2021 con un aumento di oltre 200 euro. Ancora più difficile appare la situazione in prospettiva: nel 2022 questa cifra dovrebbe salire a quasi 1.950 euro (+426 euro rispetto al 2021) arrivando a rappresentare il 6,1% di quanto consumiamo. Così il caro bollette rischia di mettere la morsa ai consumi
Si potrebbe dire che i danni che non ha fatto il Covid, soprattutto con la sua variante Omicron, li ha fatti il caro bollette. Secondo un’analisi di Confcommercio la crisi dei mercati dell’elettricità e del gas e la corsa dell’inflazione che, in considerazione degli aumenti attesi già per gennaio, rischia di superare nella parte iniziale del prossimo anno il 4%, comporteranno una maggiore spesa energetica di oltre 11 miliardi per le famiglie e aumenti di elettricità e gas intorno al 40% per le imprese.
Se nel 2020 le famiglie italiane hanno speso in media 1.320 euro per le spese per energia elettrica e gas (pari al 4,7% della spesa totale annuale) l’esborso è salito a 1.523 euro nel 2021 con un aumento di oltre 200 euro. Ancora più difficile appare la situazione in prospettiva: nel 2022 questa cifra dovrebbe salire a quasi 1.950 euro (+426 euro rispetto al 2021) arrivando a rappresentare il 6,1% dei consumi.
Secondo il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, “considerando questa spesa come difficilmente comprimibile da parte delle famiglie, è presumibile che le stesse siano costrette a rinunciare ad altre spese tra quelle non obbligate, prolungando le difficoltà di settori già duramente colpiti dalla pandemia”. “Inoltre – ha aggiunto Bella – il raffronto tra la maggiore spesa aggregata e gli stanziamenti previsti dal governo per attenuarne gli impatti – tra 3 e 4 miliardi di euro nel complesso di famiglie e piccole imprese – evidenzia la relativa esiguità del pure importante intervento di sostegno”. “Sembra inevitabile – ha osservato Bella – sia un ripensamento delle politiche energetiche sia una diversa strategia di prezzo per i relativi consumi”.