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Raggi tenta il bis, ecco cosa prevede il suo programma
Il programma della sindaca di Roma Virginia Raggi, che sfiderà Carlo Calenda, Roberto Gualtieri ed Enrico Michetti il prossimo 3-4 ottobre 2021 alle amministrative della Capitale
Il programma di Virginia Raggi è lungo 100 pagine. Al suo interno si trovano prima le cose “fatte” durante il suo mandato, poi quelle “da fare” come obiettivo per il nuovo corso, se dovesse essere rieletta.
Se nel 2016 il Movimento 5 Stelle si presentava come la grande novità sulla scena politica italiana, in queste elezioni a Roma Raggi si gioca tutto invocando una sorta di continuità con il lavoro iniziato cinque anni fa e che ora “deve essere completato”.
IL PROGRAMMA
Il nuovo programma 2021-2026 si chiama “Avanti con Coraggio. Il futuro è di Roma”. La prima promessa che appare nel programma di Raggi è dedicata al tema della casa: “Diecimila abitazioni per chi ne ha bisogno”. Sul tema del lavoro si promettono “Nuove assunzioni e rilancio economia post-Covid”. Sul fronte della mobilità, Raggi promette “Rivoluzione dei trasporti, nuove linee tram e bus”. Non può mancare il tema della sicurezza, con Raggi che ribadisce la sua determinazione nella “Lotta alla criminalità organizzata”. Il suo slogan è “Fuori la mafia da Roma”.
LAVORI PUBBLICI E OPERE PUBBLICHE
Sul tema dei lavori pubblici Raggi vorrebbe “Proseguire le attività sui piani manutentivi avviati” e realizzare “nuovi progetti di sviluppo e crescita, incentrati sulla cura del territorio e delle infrastrutture e su percorsi di riqualificazioni di spazi e aree della nostra città”.
SVILUPPO ECONOMICO
Il secondo punto del programma è dedicato allo sviluppo economico di Roma. Raggi vorrebbe realizzare i progetti del Piano Roma Smart City (Delibera GC 45 del 9/3/21), del Piano Agrifood Roma 2030 (Delibera GC 108 del 14/5/21) e del Piano Tech Business Roma 2030 (Delibera GC 142 del 25/6/21) in partenariato con università, grandi imprese, startup e PMI. Maggiori dettagli seguono nel documento pubblicato sul sito della sindaca.
PATRIMONIO E POLITICHE ABITATIVE
“Le sfide più importanti che attendono l’amministrazione per il prossimo quinquennio riguardano la capacità di creare reti e strumenti che permettano di concretizzare più velocemente gli investimenti sul patrimonio pubblico esistente, anche attraverso l’utilizzo dei fondi del PNRR”. Per questo, si legge nel programma, Raggi vuole “creare un’innovativa ed efficace gestione patrimoniale, con investimenti in tecnologie, digitalizzazione e formazione”.
PERIFERIE E IDENTITÀ TERRITORIALI
“Dopo aver riavviato, soprattutto nelle periferie, lavori e opere pubbliche che mancavano da decenni a partire dalla manutenzione urbana ordinaria e straordinaria di strade e piazze, parchi, scuole, case popolari e impianti sportivi, e nella consapevolezza di dover proseguire in questa direzione, nei prossimi 5 anni occorre puntare sulla valorizzazione delle identità territoriali”, scrive Raggi nel punto dedicato alle periferie.
“Ogni quartiere, infatti, ha una sua identità, una sua vocazione e storia, che dovrà necessariamente costituire il filo conduttore dei singoli interventi: in questo modo, ciascun quartiere ritroverà la sua peculiarità e la sua caratterizzazione che lo differenzia in modo unico all’interno del tessuto urbano di Roma Capitale”.
TURISMO E GRANDI EVENTI
Un altro punto del programma di Raggi è il turismo. “Roma deve essere concepita come una città accessibile, sostenibile, competitiva, efficiente e organizzata in cui i turismi (da quello sportivo a quello religioso, dal MICE al lusso e al wedding) vengono messi a sistema e gestiti in modo professionale e tecnico, da una cabina di regia pubblico-privata cha parte dalle linee guida delineate nel piano strategico FUTOUROMA 2019-2025”, si legge nel documento.
URBANISTICA E SVILUPPO DEL TERRITORIO
Su questo punto Raggi intende “Sviluppare strumenti di pianificazione basati sulle reali necessità del territorio, con programmi volti al recupero delle aree dismesse o abbandonate, alla valorizzazione di quelle consolidate, alla salvaguardia ambientale, paesaggistica e idrogeologica”.
Inoltre, la sindaca punta a “favorire interventi puntuali di ricucitura nel territorio in cui sviluppare nuovi servizi (Co-working) e nuove forme di abitare (Co-housing) attraverso il riuso di edifici dismessi”.
VERDE, PAESAGGIO E ANIMALI
Le parole chiave di questo punto sono: “Responsabilizzazione, razionalizzazione, trasparenza, tracciabilità”. Raggi propone sul tema del verde un “Potenziamento quantitativo e qualitativo delle risorse umane per dotare Roma Capitale di una struttura adeguata per lo sviluppo delle politiche anche nazionali ed europee in tema di transizione ecologica che abbia il perfetto controllo del territorio”.
SPORT E QUALITÀ DELLA VITA
In tema di Sport e qualità della vita, Raggi vorrebbe realizzare “il primo Piano regolatore dello sport tramite la costituzione di una cabina di regia partecipata da rappresentanti di Federazioni, Enti di promozione sportiva, Concessionari di impianti pubblici e gestori di impianti privati”.
MOBILITÀ SOSTENIBILE
In vari punti del documento dedicati al tema mobilità, Raggi spiega che “Sarà realizzata la prima parte dello scenario di Piano del Pums entro il 2030, in cui è stata aggiunta la trasformazione della Roma-Lido fino in metro di superficie (metro E) con diramazione all’Aeroporto di Fiumicino e il prolungamento della metro C sull’asse della Cassia”.
Saranno inoltre “avviati e in buona parte conclusi i lavori per 67 km di nuove linee tranviarie”. E ancora, “entro il Giubileo del 2025 si realizzerà la Linea G Termini-Giardinetti-Tor Vergata, la Verano-Tiburtina e la Togliatti da Ponte Mammolo a Subaugusta. In via di finanziamento la Termini-Vaticano-Aurelio, e la Venezia-Vittorio Emanuele. In corso di progettazione la tranvia Mancini-Vigna Clara, la Risorgimento-Clodio, la Risorgimento-Parco della Musica, la Tiburtina-Ponte Mammolo, la Tor Vergata-Banca d’Italia, la Trastevere-Marconi-Appia Antica-Subagusta, e infine la metrotranvia Linea H Anagnina-Torre Angela”.
SCUOLA
Per la scuola Raggi scrive nel programma che vorrebbe “chiedere al Governo di escludere dal Patto di Stabilità gli investimenti relativi alla scuola”; poi “sostenere una riforma della governance, che preveda la creazione di un assessorato dedicato alla scuola, competente su scuola, edilizia e verde scolastico, personale e formazione professionale Servizi scolastici”.
Inoltre Raggi chiede di “garantire il diritto all’accesso ai servizi a tutti i cittadini; ridurre le liste d’attesa asili nido e scuole infanzia; favorire i servizi per alunni e studenti con disabilità; incentivare la mobilità scolastica alternativa; potenziare i servizi di controllo e gestione degli appalti per la refezione scolastici; riorganizzare il servizio di refezione scolastica per favorire l’economia locale, il minimo impatto ambientale e la corretta educazione alimentare”.
SICUREZZA E LEGALITÀ
Nel programma viene spiegato come Raggi intende portare avanti la Lotta alla criminalità organizzata e l’Educazione alla legalità: “Proseguirà il progetto ‘A lezione di Antimafia’, già avviato nelle scuole elementari e medie attraverso un protocollo con l’Anm, l’Associazione Nazionale Magistrati – si tratta di lezioni svolte da magistrati, giornalisti e pubblici funzionari che nel 2021 ha visto la partecipazione di 5400 studenti di tutte le periferie romane”.
“Riteniamo che l’educazione alla legalità renda i giovanissimi ‘consapevoli’ dell’importanza della convivenza civile, loro stessi portatori sani di legalità, un percorso importantissimo per la loro crescita personale e collettiva all’interno della società”, scrive la sindaca.
POLITICHE DEL PERSONALE E P.A.
“La macchina amministrativa è retta dal capitale umano ovvero i dipendenti, il perno che sostiene e mantiene in equilibrio l’intero sistema, chiamati ogni giorno a far funzionare i servizi, gli uffici e tutto l’apparato amministrativo connesso, rispondendo direttamente o trasversalmente ai bisogni dei cittadini. Partendo da questo presupposto semplice ed essenziale, se si vuole rafforzare, innovare e correre nella direzione di una PA efficiente, efficace e in grado di vincere le sfide future si devono consolidare in modo multidirezionale quelle che sono le sue fondamenta, investendo sulle risorse umane di Roma Capitale” – è ciò che si legge all’inizio del capitolo dedicato alle politiche del personale e alla P.A.
Raggi su questo punto specifico propone: “Rafforzamento, riqualificazione del capitale umano, valutazione del potenziale interno, formazione continua sono le direttrici principali su cui convoglieranno le azioni future, perché investendo sul personale si può costruire una amministrazione moderna, semplificata e meno burocratica, pienamente rispondente alle esigenze dei cittadini”.
POLITICHE SOCIALI
“Il programma M5S Roma Politiche Sociali 2021-2026 non può che partire dalla consapevolezza che l’emergenza sanitaria da COVID-19, iniziata nei primi mesi del 2020 e tutt’ora in corso, ha prodotto delle trasformazioni e degli effetti sociali di tale portata che gli amministratori di Roma Capitale saranno costretti a ripensare programmi ed obiettivi alla luce dei cambiamenti intervenuti – alcuni dei quali destinati a divenire strutturali – rispetto ai nuovi bisogni espressi dalla società, all’organizzazione del lavoro del personale pubblico e all’allocazione delle risorse economiche”, si legge nel documento.
CULTURA
Sul tema del rilancio culturale di Roma, Raggi scrive che “un nuovo umanesimo è la chiave di volta necessaria per far ripartire la Capitale”. Il M5S crede che “il capitale umano debba essere posto sempre al centro dell’investimento delle istituzioni”. Per questo, “Giubileo 2025 e Expo 2030 rappresentano una grande opportunità per il rilancio definitivo di Roma come metropoli internazionale. Sono oltre 50 i complessi culturali e i beni capitolini che rientrano nella lista degli interventi di manutenzione, restauro, musealizzazione e valorizzazione che potranno essere realizzati con gli stanziamenti del PNRR per il progetto Caput Mundi, pari ad un ammontare complessivo di 500 milioni di euro da impegnare entro il 2026”.
RIFIUTI
Raggi conclude il programma con uno dei temi più delicati della campagna elettorale romana: i rifiuti. Nel documento propone innanzitutto l’Attuazione del PIP (Piano Industriale Pluriennale 2020-2024), mettendo in cima alla lista delle cose da fare la voce: “Industrializzazione e Ingegnerizzazione di AMA S.p.A.”.
“Il salvataggio dell’azienda e il piano approvato – si legge – consentono di trasformare l’AMA da una società di servizi in crisi, basata essenzialmente sulla parte più onerosa del ciclo, la raccolta, a una società industrialmente competitiva attraverso una serie di obiettivi: passare dal 15% al 75% di autonomia impiantistica riducendo progressivamente la dipendenza da impianti terzi con conseguenti minori costi a carico dei cittadini; ridurre di almeno il 4% la produzione dei rifiuti prodotti; passare dal 47% di raccolta differenziata al 65%, in linea con le recenti direttive europee in tema di economia circolare; riconvertire gli impianti obsoleti e realizzare i nuovi impianti per ridurre la dipendenza da gestori terzi con ovvi vantaggi sia economici (riduzione TARI) che ambientali; avvio di un progetto sperimentale per il recupero di metalli e plastiche dai piccoli RAEE – informatizzazione di tutti i processi (raccolta, spazzamento, gestione CDR e officine, gestione impianti, ecc)”.