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Rai, a ottobre la prova scritta del concorso giornalisti

Rai Genere

Il test nella Capitale presso la Fiera di Roma il prossimo 15 ottobre. Intanto la Tgr Rai apre una “finestra” estiva per 60 tra i 230 assunti con “Giusto contratto”. L’articolo di Gianluca Vacchio per loSpecialista

È davvero giunto il momento di studiare per i 3.722 giornalisti che concorrono per 90 posti alla Testata giornalistica regionale della Rai. Dopo mesi di incertezze e rinvii – dovuti all’emergenza Coronavirus – il settimo piano ha finalmente rimesso in moto la macchina organizzativa. E la prova che in Viale Mazzini fanno sul serio è giunta per iscritto con due diverse mail. La prima, arrivata a tutti i candidati, annuncia che “l’inizio dello svolgimento delle prove selettive… …non avverrà prima del mese di settembre 2020”. La seconda – spedita dall’Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai, alle redazioni e visionata da Lo Specialista – è un pochino più precisa: “La Rai ci ha assicurato che la prima prova della selezione pubblica per 90 giornalisti professionisti si terrà entro il 15 ottobre, ovviamente salvo nuove restrizioni determinate dall’andamento epidemiologico del Covid 19”. E giovedì 15 ottobre 2020 è proprio la data da segnare in rosso nell’agenda per la prima prova scritta che si terrà a Roma, presso la Fiera, nel rispetto naturalmente del distanziamento sociale. Una logistica difficile e costosa. Infatti si racconta di un aumento esponenziale dei costi del concorso ben oltre il milione e mezzo di euro inizialmente stimato dalle casse Rai.

LA FINESTRA ESTIVA DELLA TGR

Gli innesti in organico dei 90 giornalisti vincitori non potranno dunque avvenire prima di gennaio 2021. Il direttore della Tgr Alessandro Casarin potrà chiedere in compenso di attingere ai 230 assunti (su 327 candidati) del “Giusto contratto” appena portati a casa dall’Usigrai in un’unica tranche. “Precari” che hanno svolto lavoro giornalistico nelle Testate e in una trentina di programmi delle Reti. Tutti, a quanto apprende Lo Specialista, riceveranno presto una mail dall’Azienda in cui si annuncia che saranno assunti dal primo ottobre 2020. Ma si propone su base volontaria (in palio 60 posti) una “sostituzione estiva dal primo luglio al 15 settembre 2020” chiedendo di indicare una sede regionale gradita. L’elenco sarà composto da 17 possibili destinazioni, e saranno escluse purtroppo per loro proprio le redazioni più ambite, ovvero quelle dei centri di produzione: Roma, Napoli, Torino e Milano. Qui infatti si sposteranno altri giornalisti già in forza alla Tgr e che hanno già ottenuto il trasferimento. Un’operazione, quella dell’estate in provincia, non facile da chiudere, considerando che le sedi di Aosta, Bolzano, Cosenza e Campobasso – solo per citarne alcune – non hanno certo lo stesso appeal di quelle di Roma o Milano.

 

Articolo pubblicato su loSpecialista.tv

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