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Rai, ecco il direttore generale che vorrebbe Salini

Rai Censura

L’ad Rai, Fabrizio Salini, avrebbe scelto il braccio destro al quale affidare deleghe non editoriali. E intanto Marcello Foa tappa la bocca a Riccardo Laganà… Ecco le indiscrezioni sul cda di domani nell’articolo di Gianluca Vacchio, curatore de loSpecialista.tv

Alberto Matassino sarebbe l’uomo giusto individuato dall’ad Rai, Fabrizio Salini, per ricoprire il ruolo di direttore generale: figura apicale della corporate prevista dal nuovo assetto della governance ridisegnata a cascata del nuovo piano industriale. E l’incoronazione – a quanto apprende loSpecialista.tv – potrebbe avvenire nel cda in agenda per mercoledì 27 marzo (ore 10). Con un passato alla Fox e alla Fandango, Matassino è colui al quale Salini si affida per le strategie economiche e finanziarie dell’azienda. Sembra abbia un contratto a termine che scade con il mandato dell’ad e che percepisca meno di 200 mila euro lordi ogni anno. Attualmente compone lo staff di Salini insieme a Marcello Giannotti, Lorenzo Ottolenghi e Francesca De Rosa. Se l’indiscrezione dovesse essere confermata (per quella poltrona si era parlato anche di Marcello Ciannamea e Stefano Ciccotti), Matassino sarà il vero “uomo macchina” di Salini e prenderà in carico una parte dei circa quaranta primi riporti di Salini. A lui non dovrebbero essere affidate, però, le deleghe editoriali.

I DOSSIER SUL TAVOLO DEL CDA DI MERCOLEDÌ 27 MARZO

Sempre nel prossimo cda si parlerà poi dell’articolo 24 del contratto di servizio: “Gestione e sviluppo delle risorse umane”. Sul tavolo della Sala Orsello la valorizzare, il merito e la capacità professionale di tutto il personale dell’azienda e la stabilizzazione del personale con contratti a tempo determinato o di collaborazione continuativa. Il tutto in nome della trasparenza, si spera…E chissà che non si trovi pure una soluzione per lo stallo in atto in merito all’assunzione di nuovi giornalisti.

IGNORATO LAGANÀ

Brutte notizie, infine, per il consigliere Riccardo Laganà, eletto dai dipendenti Rai. Aveva chiesto per iscritto al presidente Marcello Foa che all’ordine del giorno del prossimo cda fosse inserita la possibilità per lui di avere uno spazio dedicato sulla piattaforma Rai Place per un “confronto costante e costruttivo con tutti i dipendenti”. Ebbene, a quanto si apprende l’argomento non figura all’ordine del giorno. Al di là della fonte di nomina, che nel caso di Laganà sono i dipendenti, le prerogative dei consiglieri e i loro poteri – questa la tesi del vertice di Viale Mazzini – sono uguali per tutti. E soprattutto, il cda deve parlare con una sola voce, quella di Marcello Foa…

 

Articolo pubblicato su loSpecialista.tv

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