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Rai Sport, Andrea Vianello potrebbe sostituire Bulbarelli

Rai Sport

I rumors di Viale Mazzini raccontano di Auro Bulbarelli in uscita da Rai Sport e con qualche grana legale. L’articolo di Gianluca Vacchio per loSpecialista

Mario Orfeo – a lungo tra i candidati papabili per la direzione di Rai Sport – è diventato direttore del Tg3; Luca Mazzà, che ha appena lasciato la Radio, si dice non abbia intenzione di tornare a “Beirut” dove è già stato per quattro anni con i gradi di caporedattore centrale; alla fine il candidato in pole per sostituire Auro Bulbarelli sembra sia Andrea Vianello. L’ex direttore di Rai3 si dice sia ben voluto nella redazione sportiva e non dovrebbe avere problemi a farsi preferire – in zona settimo piano – ai candidati interni Marco Franzelli, Jacopo Volpi ed Enrico Varriale.

UNA STAGIONE COMPLICATA

Bulbarelli è stato nominato direttore dal cda Rai del 27 novembre 2018. Cinquant’anni a settembre, mantovano, grande appassionato di ciclismo (e di biliardo), lavora in Rai dal 1991 quando alla tenera età di 21 anni entrò alla Tgr Lombardia. La sua è apparsa da subito una gestione complicata. Ha scelto sei vicedirettori: Marco Civoli (su Milano e curatore della “Domenica Sportiva”); Enrico Varriale (calcio); Raimondo Maurizi (vicario); Gianni Cerqueti (responsabile del palinsesto); Alessandra De Stefano (programmi, ciclismo e web); e Bruno Gentili (notiziari). In due, Maurizi e Cerqueti, si sono dimessi. E la De Stefano gli ha restituito gran parte delle deleghe. E durante la pandemia non si può certo dire che le sue scelte di palinsesto abbiano entusiasmato la redazione. “Beirut”, appunto, dove di bombe ne esplodono continuamente.

COLPO DI TESTA

L’ultima la sta per far esplodere Enrico Testa, caporedattore centrale ed ex curatore della Champions League e Novantesimo Minuto. Lamenta di essere stato parcheggiato alla redazione coordinamento in evidente stato di demansionamento e inattività. E ha deciso – assistito dall’avvocato Vincenzo Iacovino – di ricorrere al Tribunale del lavoro di Roma chiamando in causa sia la Rai sia il direttore. Promette battaglia, insomma…

 

Articolo pubblicato su lospecialista.tv

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