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Cirielli

Regionali Campania: chi sarà il candidato del centro destra?

Il puzzle delle regionali campane inizia a prendere forma. Se a sinistra la candidatura di Fico è ormai certa, a destra prende corpo il nome di Cirielli per guidare la coalizione: il vice di Tajani alla Farnesina figura avanti nei sondaggi e ha un background politico, via FdI, che agevolerebbe la campagna elettorale, rispetto alle altre opzioni civiche

Il centrosinistra ha quadrato il cerchio sulle elezioni regionali in Campania. Ha vinto la strategia del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che per primo ha identificato in Roberto Fico il candidato alla presidenza, costringendo il Pd a un complicato accordo che, in cambio del sostegno, concede al governatore uscente De Luca di poter presentare una o più liste con propri candidati e, cosa non secondaria, consegna la guida del partito campano al figlio Piero, deputato alla seconda legislatura.

Dunque in sostanza la battaglia di rinnovamento della Schlein non solo non si è compiuta e ha finito per scontentare larga parte del Pd locale, ma rischia di dare una ghiotta occasione di rilancio ai 5 Stelle e a Giuseppe Conte che puntano a guidare una delle regioni più importanti d’Italia. Ora la palla è nel campo del centrodestra.

CIRIELLI IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA?

Fonti bene informate riferiscono che il candidato più accreditato da qualche settimana sia Edmondo Cirielli. Anche gli alleati, dopo le fisiologiche schermaglie di posizionamento normali in ogni coalizione, convengono che il profilo politico più adatto sia il suo. Cirielli – insieme al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che però ha formalmente escluso la propria candidatura – risulta in testa ai vari sondaggi di gradimento fatti effettuare dai partiti della coalizione.

Il Vice ministro degli Esteri in queste settimane ha parlato da leader regionale piuttosto che da candidato, ha lavorato per allargare il perimetro della coalizione e ha offerto la propria disponibilità – precisando che la stessa era data solo come opportunità per il partito e la coalizione – senza sgomitare. Ora attende l’eventuale richiesta ufficiale di candidatura.

LE IPOTESI CIVICHE

Restano le sirene di opzioni civiche. Sì è parlato del commissario Zes Giosi Romano, del rettore dell’Università Federico II Matteo Lorito e di quello dell’Università Vanvitelli Giovanni Nicoletti, nonché del presidente dell’Unione industriali di Napoli, Costanzo Jannotti Pecci e, negli ultimi giorni, del Prefetto di Napoli, Michele di Bari, che aveva già smentito la possibile candidatura in Puglia, regione di cui è originario.

Tutte figure autorevoli, i risultati sondaggi però hanno spento gli entusiasmi su questi nominativi: molti tra loro sono poco conosciuti. Di conseguenza, avrebbero difficoltà in poche settimane e senza struttura partitica alle spalle a creare un’organizzazione interna, impostare i rapporti con la coalizione, lavorare su una lista del presidente e aumentare conoscibilità e fiducia. Non sono cose che si possono sistemare in pochi giorni. Soprattutto sui social dove si gioca molto del consenso e dove alcuni tra questi nominativi non sono presenti o lo sono in maniera residuale: a fine settembre scatterà la moratoria sulle sponsorizzazioni su Facebook e Instagram, dunque sarà complicato costruire pagine ex novo o diffondere contenuti per chi non è già presente in maniera radicata. E il centrodestra non può rischiare né di non presentare le liste (come successo con il candidato civico scelto dalla coalizione alle ultime comunali di Napoli) né di avere un risultato residuale.

LA PISTA CARFAGNA NON DECOLLA

Anche le altre opzioni politiche sono state praticamente scartate subito. Si è parlato di Mara Carfagna, che però, oltre a essere anche lei indietro nei sondaggi, è stata già candidata consigliere regionale nel 2010 e consigliere comunale di Napoli nel 2016. In entrambe le occasioni si dimise dall’incarico: nel 2010 dopo neppure due mesi dalle elezioni! Non solo: nel 2022 si candidò contro il centrodestra, dunque sarebbe complesso indicarla come espressione della coalizione. La decisione spetterà al tavolo nazionale. Intanto bei prossimi giorni dovrebbe essere ufficializzato Roberto Fico. Il centrodestra si farà trovare pronto?

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