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Rete unica, Saccone (Slc Cgil): il Governo sembra non voler decidere

Saccone Riccardo

L’appello del sindacalista Saccone all’esecutivo: “O sfruttiamo il Pnrr per dotare il Paese di una infrastruttura digitale adeguata, oppure la fine è nota”

“Per come si sta orientando il Governo, di fatto non decidendo sul tema della infrastruttura unica nazionale, non vedo motivi di ottimismo. Temo che si stia per l’ennesima volta demandando al mercato la costruzione di tante piccole reti, con le aree metropolitane iper irrorate e pezzi del Paese senza accesso alle reti”. È la paura paventata – ma anche l’appello accorato rivolto all’esecutivo – da Riccardo Saccone, segretario nazionale Slc Cgil, intervenendo all’incontro organizzato dalla Cgil Puglia sul tema “Rivoluzione digitale: reti, infrastrutture e processi innovativi al servizio di pubblica amministrazione, aziende e cittadini”.

“Allo scoppio della pandemia – ha detto Saccone – eravamo come Paese terribilmente indietro, perché è mancato un progetto. O sfruttiamo il Pnrr per dotare il Paese di una infrastruttura digitale adeguata, oppure la fine è nota. Ci vuole una regia complessiva, altrimenti perdiamo una grande possibilità e il divario storico nel nostro Paese diventerà incolmabile”.

Il segretario regionale della Cgil Pino Gesmundo ha evidenziato anche che “la transizione deve tener conto del miglioramento dei servizi e delle condizioni di vita dei cittadini ma, soprattutto, deve essere gestita tenendo al centro il lavoro e la buona occupazione. Dobbiamo evitare che i lavoratori vengano messi fuori dai circuiti produttivi. C’è bisogno di formazione – ha detto Gesmundo – per evitare che un processo di questo tipo possa portare benefici alle imprese in termini di redditività ma poi magari nessun risultato per i lavoratori e anzi aumenti le diseguaglianze”.

 

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