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Revenge porn, dopo bocciatura, Conte garantisce approvazione norma
Ieri la Camera dei Deputati ha respinto con 232 voti contrari e 218 favorevoli un emendamento al cosiddetto ddl “Codice rosso” che avrebbe introdotto il reato di revenge porn.
La bocciatura dell’emendamento, proposto dalle opposizioni (Forza Italia, PD e LEU) e scaturito dai voti contrari di Lega e Movimento 5 Stelle, ha dato vita ad una forte protesta culminata dall’occupazione dei banchi del governo da parte di alcune deputate dell’opposizione e la sospensione della seduta.
La discussione riprenderà martedì 2 aprile, e a quanto dice Di Maio l’emendamento sul revenge porn potrebbe essere approvato coi voti del M5S. Non è chiaro, invece, come voterà la Lega.
CONTE AUSPICA SUL TEMA LA CONVERGENZA DI TUTTE LE FORZE POLITICHE
Sul tema è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che su Facebook ha scritto “La settimana prossima il Parlamento sarà chiamato a votare le norme sul ‘revenge porn’, vale a dire sulla diffusione di video e immagini attinenti alla sfera di intimità sessuale di una persona senza il suo consenso. Sono condotte indegne che offendono la dignità della persona, il più delle volte donna, e violano le più elementari regole di convivenza civile. Alcune forze di opposizione hanno già presentato un testo, anche le forze di maggioranza e il governo stesso sono pronti: sarebbe importante che queste norme fossero votate subito, da tutti i parlamentari, donne e uomini, di tutte le forze politiche, maggioranza e opposizione. Una battaglia di civiltà deve trovarci tutti uniti… contro gli incivili”.
https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/posts/597447630737206
LE DICHIARAZIONI DI FICO
Oggi il presidente della Camera Roberto Fico, che ieri aveva sospeso la seduta a Montecitorio dopo l’occupazione dei banchi del governo da parte di alcune deputate dell’opposizione, a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dello Iuav a Venezia ha dichiarato: “Stigmatizzo chiaramente comportamenti non consoni all’interno della Camera dei deputati. Però, al di là dell’emendamento, al di là della legge che è presente al Senato, io, personalmente, sono d’accordo che è una materia che va assolutamente normata, perché è importantissima”.
Ha concluso dicendo: “Difendere le donne, difenderle a tutti i livelli, in modo sostanziale, di fronte ai nuovi ricatti che avvengono oggi, nel nostro tempo e’ urgente”.
DALL’OPPOSIZIONE
Per l’opposizione incomprensibile il ritardo per l’approvazione della proposta presentata che potrebbe evitare violenze e salvare vite.
Così la capogruppo di FI Maria Stella Gelmini: “ C’era l’urgenza, la convergenza dei contenuti su un tema trasversale. Nonostante questo, la maggioranza ha deciso di dare parare contrario ai nostri emendamenti, ma noi non abbiamo consentito la bocciatura occupando l’aula. Non è accettabile che per una questione di propaganda si ritardi l’approvazione di un provvedimento sacrosanto. Il Movimento 5 Stelle è stato costretto a prendere atto dell’assurdità di una posizione strumentale e davanti alle nostre rimostranze ha dovuto cambiare idea”.