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Rimpasto in vista a Palazzo Marino: ecco i nomi e gli assessorati coinvolti

A Milano è l’ora della rimpasto nella Giunta Sala, dopo l’inchiesta sull’Urbanistica che ha messo a dura prova la tenuta di Palazzo Marino. Gli alleati premono per decisioni condivise e il cambio in vista potrebbe interessare anche altri assessorati

Il primo a pagare il prezzo politico dell’inchiesta sull’urbanistica milanese è stato Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana del Comune dal 2021 al 21 luglio scorso, data delle sue dimissioni.

Da quel momento la preoccupazione nella Giunta Sala è stata quella di tenere botta e resistere alla buriana almeno fino a settembre, fissando per la fine delle ferie agostane la ripresa dei lavori per il necessario rimpasto.

Ora che l’appuntamento si approssima, il Pd vorrebbe avere un confronto con il sindaco, ma i dem non sono gli unici a voler far sentire la propria voce nella giunta. Sul tavolo c’è ben più dell’assessorato all’urbanistica, e gli alleati vogliono giocare la propria partita.

UN EQUILIBRIO DA MANTENERE

Nel rimpasto annunciato bisognerà contemperare dunque le posizioni dei Verdi, contrari alla vendita di San Siro e critici sulle politiche urbanistiche di Palazzo Marino, e di Azione, su posizioni radicalmente opposte, senza dimenticare la consueta varietà interna al Pd.

In ogni caso, a Palazzo Marino c’è urgenza di puntellare la maggioranza e consolidare il supporto di tutti gli alleati: i cambiamenti dovranno essere fatti in modo tale da non escludere nessuno.

QUALI ASSESSORATI SARANNO COINVOLTI NEL RIMPASTO

Accanto agli assessorati finiti nell’occhio del ciclone, l’attenzione della coalizione si rivolge adesso anche ad altre aree contigue all’Urbanistica o di cui si mette in discussione l’azione amministrativa.

Oltre alla Rigenerazione, in ballo ci sono anche le deleghe allo Sport, al Verde, alla Mobilità e alla Sicurezza. In bilico dunque gli assessorati all’Ambiente di Elena Grandi (Europa Verde), alla Mobilità della dem Arianna Censi e allo Sport, affidato a Martina Riva (lista Sala).

Va fatta una riflessione anche sulla delega alla Sicurezza, passata nello scorso rimpasto dall’assessore Marco Granelli al sindaco. Sala è apparso sul pezzo dopo lo sgombero del Leoncavallo, quando ha messo in evidenza i ritardi della polizia nell’avvisare in anticipo l’amministrazione, e la sua posizione ne è uscita rafforzata, motivo per il quale potrebbe mantenere la delega o avere una prelazione sul nome a cui cederla.

L’URBANISTICA RESTA A SCAVUZZO

Per l’urbanistica è probabile che resterà la vice sindaca Anna Scavuzzo, vicesindaco e titolare della delega temporaneamente subentrata dopo poco le dimissioni di Tancredi e già al lavoro su due delibere, quella su San Siro e quella sul Leoncavallo, per garantire una continuità e non interrompere i lavori già avanzato sui dossier che scottano.

 

 

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