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Rinnovo servizi segreti (DIS, AISE, AISI). Presidenza del Consiglio chiarisce in una nota

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Per i servizi segreti DIS, AISE, AISI cambia la norma per il rinnovo dei vertici ma la durata dei mandati resta invariata

Ieri sul Corriere della Sera è stato pubblicato un articolo dal titolo “Governo e 007: decisa la proroga dei vertici fino a 4 anni”, poi apparso anche sul sito internet della testata. La Presidenza del Consiglio ha successivamente chiarito la questione sollevata dal quotidiano con una nota che smentisce in parte quanto riportato. Nel testo della nota divulgata dalla Presidenza del Consiglio e ripresa anche da Adnkronos, si legge: “A differenza di quanto erroneamente sostenuto nell’articolo, la modifica normativa introdotta con il decreto-legge 30 luglio 2020, n. 83 non determina in alcun modo un aumento della durata degli incarichi dei direttori del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), e delle due Agenzie per le informazioni e sicurezza (AISE e AISI), che rimane quella fissata dalla legge 3 agosto 2007, n. 124, (legge richiamata nello stesso articolo del Corriere), cioè di 4 anni per il primo incarico più un massimo di 4 anni successivi. La nuova norma si limita a introdurre la possibilità che vi siano più provvedimenti successivi di rinnovo dell’incarico, anziché uno solo, senza alcuna modifica del limite massimo temporale di permanenza negli incarichi stessi”.

COSA AVEVA SCRITTO IL CORRIERE

Nell’articolo firmato da Fiorenza Sarzanini e Francesco Verderami, pubblicato ieri sul Corriere della Sera, si diceva “È bastato sostituire quattro parole contenute nella legge approvata nel 2007 per riformare i servizi segreti. E in questo modo il governo ha garantito ai vertici dell’intelligence italiana la possibilità di rinnovo dell’incarico per altri quattro anni. Finora si era sempre detto che non era opportuno avere un periodo così lungo a disposizione. Evidentemente c’è stato però un cambio di strategia visto che si è deciso di procedere in via d’urgenza. La norma è stata infatti inserita nel decreto pubblicato il 30 luglio scorso che proroga lo stato di emergenza per l’epidemia da coronavirus fino al prossimo 15 ottobre. La scelta di allungare i tempi del regime straordinario aveva già provocato le proteste durissime delle opposizioni, ma poi il governo ha ottenuto il via libera del Parlamento. L’inserimento di questa novità rischia però di riaccendere la polemica, anche perché alcuni membri del Copasir – il comitato di controllo sull’attività dell’intelligence – sostengono di essere stati tenuti all’oscuro della modifica legislativa, nonostante si tratti di una materia che dovrebbe essere concordata con i partiti della minoranza. E dunque non è escluso che adesso si decida di chiedere chiarimenti al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha mantenuto la delega politica proprio sui servizi segreti”. A quanto pare il chiarimento del premier Conte è arrivato.

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