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Sala

Perché la poltrona di Sala è (di nuovo) a rischio?

 Milano travolta da uno scandalo urbanistico: al centro dell’inchiesta corruzione, assunzioni sospette e speculazioni edilizie. La posizione del sindaco Sala si fa sempre più fragile, mentre la maggioranza ne chiede le dimissioni

L’inchiesta urbanistica di Milano mette di nuovo a rischio la poltrona del sindaco di Milano. La Procura ha chiesto infatti al giudice per le indagini preliminari di poter arrestare sei indagati, tra cui figura l’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi. Si scrive così un nuovo capitolo dell’inchiesta sulla speculazione edilizia che ha investito la capitale meneghina. L’inchiesta sulla presunta “incontrollata espansione edilizia” metteranno la parola fine sul mandato del sindaco capitolino Giuseppe Sala?

“INCONTROLLATA ESPANSIONE EDILIZIA” A MILANO?

Il sistema Milano si allarga. Sul bancone degli imputati finiscono, tra gli altri,, insieme a un ex presidente e un membro della commissione paesaggio. L’accusa è di aver favorito pratiche edilizie in cambio di utilità. Dalle ricostruzioni degli inquirenti sembra emergere un vero e proprio “sistema” basato su corruzione e falso, che avrebbe prodotto un’ “incontrollata espansione edilizia”, secondo il procuratore capo di Milano, Marcello Viola.

“Il fenomeno indagato, legato ad alcuni profili di incontrollata espansione edilizia, ha assunto dimensioni di rilievo notevolissimo. Le indagini hanno già portato nei mesi scorsi al sequestro preventivo di diversi cantieri e all’adozione di misure cautelari personali”, ha scritto il procuratore di Milano in un nota, secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano.

“Secondo i pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, e per l’aggiunto Tiziana Siciliano, Oggioni – che avrebbe pure partecipato alla stesura degli emendamenti della legge Salva Milano, per bloccare le indagini sull’urbanistica, e si sarebbe mosso per farli arrivare, tramite Cerri, in Parlamento, attivando canali politici – avrebbe favorito pratiche edilizie in cambio di utilità. Per far passare in Commissione alcuni progetti della società Abitare In, avrebbe ottenuto l’assunzione nella società della figlia, anche lei architetto, con contratti tra il 2020 e il 2023 per oltre 124mila euro. Ciò sarebbe avvenuto senza una dichiarazione di conflitto di interesse, cosa che gli è costata l’accusa di falso”, scrive il Fatto Quotidiano, aggiungendo che Oggioni è accusato anche di aver condizionato l’attività amministrativa di 11 pratiche edilizie delle imprese associate a Assimpredil Ance, quando era consulente dell’associazione.

LA MAGGIORANZA CHIEDE LA TESTA DI SALA

Il coinvolgimento dell’assessore Tancredi rappresenta una bella grana per Giuseppe Sala. Oggi i finanzieri hanno effettuato perquisizioni e acquisizioni di documenti negli uffici del Comune di Milano e nelle abitazioni di di alcuni funzionari. FdI, Lega e M5S hanno già chiesto la testa del sindaco.

“Alla luce degli ultimi sviluppi giudiziari, che vedono per la prima volta un assessore in carica della giunta tra i destinatari di richieste di arresto per gravi accuse come corruzione e falso, Fratelli d’Italia rinnova la richiesta di un cambio radicale alla guida della città. Milano merita trasparenza, legalità e un’amministrazione che non fugga dalle proprie responsabilità”, scrivono in una nota Sandro Sisler e Riccardo Truppo, senatore e capogruppo FdI a Palazzo Marino.

“Prima di tutto, si è prodotto un blocco dell’edilizia e dell’urbanistica nella città motore economico nazionale al centro dei mercati internazionali, fermando milioni di investimenti e possibili trasformazioni e rigenerazioni urbane, con riflessi negativi su altre città. Ciò nasce dalla scellerata modifica del Titolo V del 2001 e dalla proliferazione incontrollata di interpretazioni autonome nelle Regioni e nei Comuni, che – a caduta – ha prodotto difformità e discrezionalità esagerate e fuori controllo. Serve il nuovo testo unico delle costruzioni, per favorire la programmazione e gli investimenti nelle indispensabili attività edilizie con responsabilità ambientale, sostenibilità ambientale ed equità sociale”, ha sottolineato Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI e presidente dell’Intergruppo parlamentare “Progetto Italia”.

“Il sindaco Sala deve spiegare cosa accadeva in Comune. Le domande sono: negli uffici va ogni tanto? Vede che succede? O fa il sindaco solo sui social? È evidente da anni che il settore urbanistico è paralizzato, l’immobilismo della giunta è disarmante, e i progetti di sviluppo a Milano sono ormai svaniti. La sensazione è che questa giunta sia arrivata al capolinea, che la sinistra non abbia una visione di rilancio e che Milano meriti finalmente una svolta”, ha commentato Silvia Sardone, vicesegretaria della Lega.

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