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Sciopero PA 9 dicembre. Il braccio di ferro Dadone-sindacati

Sciopero Dadone

Il 9 dicembre i dipendenti pubblici incroceranno le braccia per chiedere vere riforme contro la precarietà. Dadone apre al dialogo (e al ripristino del Bonus Renzi). Sindacati: “Troppo tardi”. Bonomi: “Gli statali sono forse quelli che hanno sofferto di meno”

Lo sciopero degli statali del 9 dicembre, proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, resta confermato e la ministra della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, prova a scongiurarlo aprendo al dialogo e convocando i rappresentanti dei maggiori sindacati giovedì 10 dicembre. Ma al momento sembra un tentativo destinato a fallire.

I PERCHÉ DELLO SCIOPERO

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha ricordato che lo sciopero del pubblico impiego non è stato indetto solo per il rinnovo del contratto, ma per chiedere di dare avvio a una serie di riforme concrete per superare la precarietà: “Stiamo chiedendo assunzioni e stabilizzazione dei precari, che si investa maggiormente nella sicurezza, una vera riforma per la qualità del lavoro. È necessario che siano messe maggiori risorse e che il livello di confronto coinvolga anche le categorie”.

UN TENTATIVO TARDIVO

“Se la ministra Dadone voleva evitare lo sciopero, ci chiamava prima e non per parlare solo di contratto [l’incontro di giovedì prevede come oggetto i rinnovi contrattuali 2019-2021, ndr], ma anche di assunzioni e sicurezza. È la dimostrazione che la ministra non ha un’idea degli investimenti complessivi necessari sul lavoro pubblico e non ha ancora risposte per le altre emergenze”, riferiscono così fonti sindacali riportate da Repubblica.

LA PROPOSTA DI DADONE

La ministra Dadone prova a rilanciare con una lunga lettera aperta ai sindacati in cui promette di rendere strutturale l’elemento perequativo introdotto dall’ultimo contratto firmato dal pubblico impiego (2016-2018). Si tratta di un bonus, destinato ai redditi più bassi, di circa 20 euro mensili. Il bonus però, voluto da Matteo Renzi, per garantire agli statali un aumento di almeno 85 euro, era a tempo e non è poi stato rifinanziato.

LO STUDIO DELL’OSSERVATORIO COTTARELLI

Uno studio dell’Osservatorio sui conti pubblici di Carlo Cottarelli mostra che i contratti dei dipendenti del pubblico impiego sono più “generosi” di quelli del settore privato. Anche Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ha affermato che gli statali “sono forse quelli che hanno sofferto di meno” la crisi.

LA REAZIONE DEI SINDACATI

Non sono dello stesso parere invece i sindacati che, con una nota congiunta firmata da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil, hanno fatto notare che in questi giorni “il sistema mediatico riporta molti dati, da ultimo quelli dell’Osservatorio Cottarelli, con l’obiettivo di screditare lo sciopero”. Contestano i risultati dello studio perché “qualsiasi indicatore venga preso a livello europeo ci dice che i dati italiani collocano i dipendenti pubblici italiani al di sotto di quelli di Danimarca, Irlanda, Svezia, Olanda e Germania”.

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