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Sudtirol al posto di Alto Adige, ecco perché è scoppiata la polemica
Si fa sempre più accesa la polemica sull’approvazione da parte del Consiglio provinciale di Bolzano del provvedimento che ha cancellato le dizioni “Alto Adige” e “altoatesino” lasciando invariato l’uso del termine tedesco Sudtirol.
Il testo è stato approvato con 24 voti favorevoli (Suedtiroler Volkspartei, Suedtiroler Freiheit e Freiheitlichen), uno contrario (quello di L’Alto Adige nel cuore-Fratelli d’Italia) e 5 astensioni (tra PD, Verdi, Lega, Team Koellensperger).
COSA CAMBIA
La Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige (in tedesco Autonome Provinz Bozen-Sudtirol), la più settentrionale delle province della regione Trentino-Alto Adige e d’Italia non potrà più chiamarsi così.
In base ad una decisione del Consiglio provinciale di Bolzano — che ha modificato il testo italiano del disegno di legge 30 sull’adempimento degli obblighi della Provincia autonoma derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea — le dizioni “Alto Adige” e “altoatesino” sono d’ora in poi parole cancellate per legge.
Dal giorno successivo alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione l’unica dizione in lingua italiana da utilizzare sarà “Provincia di Bolzano” mentre resta invariato il vocabolo in lingua tedesca, Sudtirol.
IL CONFLITTO CON LA COSTITUZIONE
Il cambiamento linguistico, in una legge a carattere europeo, ha scatenato le proteste di chi parla di conflitto con quanto previsto in due articoli della Costituzione italiana, in particolare con l’articolo 116, quando si fa l’elenco delle regioni italiane a statuto speciale, si parla senza equivoci di Trentino-Alto Adige/SudTirol, e con l’articolo 131 in cui compare l’elenco di tutte le 20 regioni del Paese.
LA POSIZIONE DEL GOVERNO
Il governo è pronto ad impugnare il disegno di legge. Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia ha spiegato che “È necessario rendere i testi italiani e tedeschi perfettamente identici e rispettosi della Costituzione. Se così non dovesse essere la legge sarà impugnata dopo la sua pubblicazione”.
KOMPATSHER PROVA A FARE CHIAREZZA
Dopo la bufera mediatica scatenata nel fine settimana, il presidente della provincia Kompatsher su Repubblica prova a fare chiarezza: “Nessuno vuole, né può cancellare termini in uso e adottati in Costituzione. “Alto Adige” e “altoatesini” continueranno a essere usati. In caso di ambiguità, o di omessa traduzione legale dei sinonimi tedeschi, lo Statuto prevede per altro l’adozione dei termini italiani”.
PARTITA LA RACCOLTA FIRME PER REFERENDUM ABROGATIVO DEL DL 30
Il coordinamento provinciale di Noi per l’Alto Adige ha deciso di intraprendere l’iter previsto dalla legge provinciale per istituire una raccolta firme per un referendum abrogativo del disegno di legge 30.
Come si legge in una nota dei promotori, l’iniziativa “nasce dalla necessità di chiedere rispetto per una parte della popolazione dell’Alto Adige – Sudtirol che è, non solo formalmente, ma anche effettivamente sottorappresentata dal punto di vista della rappresentanza politica e nei processi decisionali fondamentali di questa terra, di cui questo fatto ne è semplicemente una dimostrazione”.