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Super Camera di commercio, lo scontro tra la Prestigiacomo e i sindaci siciliani

Prestigiacomo

Il sindaco di Siracusa (insieme a quelli di Ragusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani) attacca la siracusana Stefania Prestigiacomo per l’idea della super Camera di Commercio

Nemo propheta in patria.

L’idea della super Camera di Commercio che riunisce le città di Ragusa e Siracusa con quelle di Caltanissetta, Agrigento e Trapani promossa da Stefania Prestigiacomo, deputata di Forza Italia, e siracusana di nascita, non piace ai Sindaci di Siracusa, Ragusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani, che in una lettera indirizzata al Ministro della Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e ai parlamentari competenti, chiedono di bloccare il progetto.

L’iniziativa, spiegano i sindaci, rappresenta “un conglomerato che nulla aggiunge alla necessità di fornire un supporto alle imprese presenti nei nostri territorio”.

Andiamo per gradi.

L’EMENDAMENTO 28.1 DELLA PRESTIGIACOMO

Facciamo un passo indietro. Secondo l’ emendamento 28.1, presentato dalla siracusana Stefania Prestigiacomo, deputata di Forza Italia, al cosiddetto decreto “Attuazione PNRR”, il decreto legge n. 152/2021, attualmente all’esame della Commissione Bilancio di Montecitorio, istituisce la nascita di una super Camera di Commercio che unisce le realtà territoriali di Ragusa e Siracusa con quelle di Caltanissetta, Agrigento e Trapani.

Sempre un emendamento al Decreto Sostegni bis, a firma della Prestigiacomo, aveva disposto lo smembramento della Camera del Sud-Est, lasciando Catania da sola e accorpando Siracusa e Ragusa con Agrigento, Caltanissetta e Trapani.

I NODI DA SCIOGLIERE

Tutto, però, era bloccato. Il problema era rappresentato dai commissari da nominare in capo alle due nuove realtà camerali. Nodo che la stessa Prestigiacomo, con il nuovo emendamento, si propone di sciogliere affermando che i commissari da nominare non siano più “ad acta”, come precedentemente disposto.

Gli stessi Commissari, sempre da emendamento, potranno essere segretari generali degli enti camerali o dirigenti pubblici, ma anche «esperti di comprovata esperienza».

A CHI NON PIACE L’IDEA DELLA PRESTIGIACOMO

L’idea della super Camera di Commercio, però, non piace ai sindaci delle città interessate: Peppe Cassì (Indipendente di destra) di Ragusa, Francesco Italia (Azione) di Siracusa, Roberto Gambino (Movimento 5 Stelle) di Caltanissetta, Francesco Micciché (Lista Civica) di Agrigento, Giacomo Tranchida (Pd) di Trapani e Maurizio Antonello Di Pietro (Italia Viva) di Enna,

COSA SOSTENGONO I SINDACI

I sindaci, nella lettera indirizzata a Giorgetti, sostengono che la cosa rappresenta “un conglomerato che nulla aggiunge alla necessità di fornire un supporto alle imprese presenti nei nostri territorio”.

“Unire le realtà territoriali di Ragusa e Siracusa con Caltanissetta, Agrigento e Trapani determinerebbe uno scompenso operativo destinato a creare danni alle attività produttive”, aggiungono i sindaci,  sottolineando: “il nostro unico pensiero dovrebbe essere quello si sostenere le economie locali”.

“Magari l’intento sarà stato assolutamente lodevole ma quello che ne è venuto fuori è un mostro giuridico, oltre che operativo, che renderà impossibile la vita delle nostre imprese. Il sistema camerale siciliano si ritrova, inerme, a subire una decisione adottata esclusivamente dalla politica, calata dall’alto senza alcun tipo di confronto”, sottolineano i cinque primi cittadini.

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