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Toninelli cambia idea sull’Aeroporto di Firenze: esultano Pd, Lega e FI

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti autorizza lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola

La conferma l’ha data il sindaco di Firenze Dario Nardella su Twitter: “Un’altra buona notizia per Firenze: finalmente è arrivato dal ministero delle Infrastrutture il decreto che autorizza lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola con la nuova pista. Un passo in avanti decisivo – ha continuato – per partire con i lavori. Firenze merita di avere il ‘suo’ aeroporto!”.

DISGELO TRA TONINELLI E NARDELLA

La novità segna un disgelo nei rapporti tra il primo cittadino fiorentino e il titolare del dicastero Danilo Toninelli (M5S), a conclusione di un iter che ha visto registrare l’esito della Conferenza dei servizi, conclusa lo scorso 6 febbraio, sull’intesa Stato-Regione relativamente al Progetto Master Plan Aeroporto “Amerigo Vespucci” di Firenze.

ORA TOCCA A ENAC

Ora toccherà all’Enac, su impulso del ministro Toninelli, valutare le azioni più appropriate ed efficaci da intraprendere in merito allo sviluppo del polo aeroportuale toscano, anche rispetto a un finanziamento pubblico che passa in ogni caso attraverso il Contratto di programma.

IL PLAUSO DELLA POLITICA

Naturalmente è arrivato il plauso della politica, in primis del governatore Enrico Rossi che ha parlato di “atto dovuto e inevitabile ottenuto grazie all’impegno e al lavoro della giunta regionale e dei suoi dirigenti”. “Il via libera del Ministero al masterplan dell’aeroporto di Firenze – ha commentato Marco Stella (Forza Italia), vicepresidente del Consiglio regionale -, è una vittoria del buonsenso. Lo scalo con la pista finalmente allungata sarà un volano per lo sviluppo di Firenze e della Toscana. Finisce un’epoca quarantennale di immobilismo e di rimpalli decisionali, comunque meglio tardi che mai”.

LE VOCI DISSONANTI

Non mancano le voci contrarie. Infatti il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi ha detto che “il decreto era atteso e non desta particolare stupore. Stupisce assai di più l’entusiasmo di chi finge di non ricordare che su tutta la procedura pende il ricorso al TAR sul decreto di Via, tanto più che nessuna delle ragioni che ci hanno portato a ricorrere alla giustizia amministrativa è venuta meno”. “E’ in corso la valutazione per “l’impugnazione di quest’ultimo decreto entro i termini previsti dalla legge”. “Più si va avanti e più diventa difficile commentare il comportamento del ministro Toninelli e del M5S che su questa vicenda hanno affermato tutto e il contrario di tutto – conclude Falchi che guida le amministrazioni della piana fiorentina contrarie allo sviluppo dello scalo -, dando prova di impreparazione, inadeguatezza e subalternità alla Lega. La battaglia in difesa del nostro territorio va avanti, con serietà e determinazione”.

IL RUOLO DELLA LEGA

Anche sul dossier dell’aeroporto fiorentino, come aveva evidenziato Business Insider Italia, c’erano tensioni fra Toninelli e Carroccio: “In giro per la regione, nei giorni scorsi – ha scritto a febbraio il giornale diretto da Giovanni Pons – il vicepremier Salvini ha detto che la Toscana è una della regioni più belle del mondo e che “c’è bisogno di arrivarci con più facilità, velocità e spendendo meno”sposando di fatto il sì alla nuova pista. Le dichiarazioni del ‘leader maximo’ del Carroccio hanno messo anche a tacere le ritrosie interne al partito: la rappresentante regionale, e sindaco di Cascina, Susanna Ceccardi, ha sempre sostenuto la linea che intende puntare ancora di più sullo scalo di Pisa (suo vicino di casa) lasciando a Firenze il ruolo marginale di city airport. Stessa posizione ribadita poco tempo fa dal ministro del Turismo, Gian Marco Centinaio che aveva parlato di un piano faraonico che non serve a nulla”.

(l’articolo completo su Start Magazine)

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