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Torna l’educazione civica a scuola

Ora il ddl  sarà al vaglio del Senato. I docenti della materia, obbligatoria, insegneranno anche educazione ambientale e alla legalità. Prevista l’istituzione della Consulta dei diritti e dei doveri dell’adolescente digitale e dell’albo delle buone pratiche

Ha passato il vaglio della Camera con 451 voti a favore e solo 3 astenuti il disegno di legge che reintroduce l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole. Il provvedimento, che mira a riportare la materia – che sarà obbligatoria – nella scuola primaria e in quella secondaria con voto in pagella e valutazione finale fin dal prossimo anno scolastico, è ora atteso al Senato. Intanto il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, parla di “promessa mantenuta”: “La Camera – è il suo commento – ha approvato oggi la proposta di legge che la Lega ha voluto e sostenuto con forza. Perché la legalità, il rispetto, le regole della convivenza si imparano a partire dai banchi di scuola”.

COSA PREVEDE IL DDL

Il testo del ddl, primo firmatario Massimiliano Capitanio, cofirmato da molti deputati della Lega fra cui Bitonci, Centemero e Garavaglia, prescrive 33 ore di studio di questa materia che – si legge nel provvedimento – “sviluppa la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società. Iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile sono avviate dalla scuola d’infanzia”. I docenti che insegneranno educazione civica dovranno affrontare argomenti come la Costituzione, le istituzioni dello Stato e dell’Europa, l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, elementi fondamentali di diritto, educazione ambientale, l’educazione alla legalità, l’educazione al rispetto e al patrimonio culturale, la promozione dell’educazione stradale e al volontariato. Vengono chiamati in causa anche i Comuni che potranno promuovere iniziative in collaborazione con gli istituti scolastici.

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