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Tutte le infrazioni Ue e quanto ci costano

Infrazioni

Ad oggi sono 72 le infrazioni che l’Italia ha commesso ai danni del diritto comunitario. Ecco quali sono e quanto ci sono costate fino ad oggi

La procedura d’infrazione per le concessioni balneari sarebbe solo l’ultima di una lunga serie. Infatti, sono 72 in tutto le sanzioni che l’Ue ha inflitto all’Italia per non aver rispettato e attuato il diritto comunitario. Ecco quali sono e quanto ci sono costate fino ad oggi.

QUANTO SONO COSTATE LE INFRAZIONI ALL’ITALIA SINO AD OGGI?

Dall 2012 a oggi l’Italia ha pagato all’Unione Europea poco più di un miliardo di euro di sanzioni infrazioni, secondo fonti del dipartimento per gli Affari europei de Il Post.

I contenziosi sono iniziati nel 2003 e riguardano diversi settori e ministeri. La più datata riguarda la violazione delle norme sullo smaltimento dei rifiuti. Le più recenti, invece, sono 7 e sono state aperte a luglio, 6 delle quali sono gravi. In altre parole, il nostro Paese dovrà pagare altri soldi, se non si metterà in regola.

TUTTE LE INFRAZIONI

53 procedure d’infrazione riguardano la violazione del diritto dell’Ue. In altre parole, alcune norme italiane sono incompatibili con quelle europee. 19, invece, sono state inflitte perché l’Italia non ha attuato provvedimenti vincolanti per il recepimento delle direttive europee.

Le più numerose riguardano l’ambiente, secondo Il Post. 7 sono per i trasporti, 6 per lavoro e politiche sociali, 4 per affari interni, energia e giustizia. Nello specifico, tre procedure d’infrazione sono state avviate per la gestione di rifiuti e discariche. Due, invece, riguardano la gestione delle acque reflue, in particolare la carenza di adeguati sistemi fognari e di depurazione dei centri urbani con più di 2.000 abitanti. Inoltre, un’altra procedura è stata inflitta per il mancato recupero di aiuti di Stato concessi a operatori che promuovevano l’occupazione e percorsi di formazione per il lavoro. Infine, nel computo figura anche il mancato recupero di agevolazioni a imprese per calamità naturali.

COME SONO CALCOLATE LE SANZIONI?

Il valore della sanzione viene calcolato da un algoritmo che considera la gravità dell’infrazione, la durata, le capacità economiche dello Stato e il numero di rappresentanti nel Parlamento Europeo. Un sistema che garantisce che i Paesi più ricchi e importanti paghino sanzioni più elevata.
L’Italia ogni giorno paga una somma giornaliera minima di 8.500 euro, fino a che la procedura non viene archiviata.

INFRAZIONI, IL NODO DELLE CONCESSIONI BALNEARI

Fitto sta cercando di convincere i colleghi di governo della necessità di fare un compromesso con le istituzioni europee su questo tema. Se non si dovesse trovare una soluzione, infatti, nei prossimi mesi ci sarà una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, il cui esito sarebbe scontato: la Corte obbligherebbe l’Italia ad adeguarsi immediatamente alla direttiva europea Bolkestein o a pagare subito una sanzione che potrebbe essere di decine di milioni di euro.

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