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Tutto sul decreto flussi dei migranti (senza sanatorie)

Flussi Migranti

Approvato in Consiglio dei ministri il decreto che riforma le norme sui flussi dei migranti

Semplificare il più possibile per rendere più snello il processo per i datori di lavoro e i lavoratori stranieri, abbattere i tempi e al tempo stesso dare delle regole certe aggirabili con maggiore difficoltà, prevedendo una maggiore responsabilizzazione del datore di lavoro per evitare le truffe. Questi, in sintesi, gli obiettivi del decreto che riforma le norme sui flussi dei migranti approvato nel corso del Consiglio dei ministri.

A spiegare più nel dettaglio le norme, che abbracciano vari settori – dal lavoro al turismo -, è stato in conferenza stampa a Palazzo Chigi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano

DATI TELEFONINI SOLO PER IDENTIFICARE I MIGRANTI

Entrando subito nel merito delle misure, il sottosegretario Mantovano ha spiegato che la “visione del telefono cellulare ha un unico scopo: garantire l’identificazione del migrante o al minimo la provenienza geografica”. Per questo i dati cui si avrà accesso sono “solo quelli finalizzati all’identificazione o alla conoscenza della provenienza, con divieto, contenuto nella nuova norma, di accesso alla corrispondenza e a qualsiasi altra forma di comunicazione”. E’ poi prevista la possibilità della “presenza all’operazione di un mediatore culturale”, sarà redatto “un verbale” e “questa ispezione deve essere autorizzata dall’autorità giudiziaria”.

MANTOVANO: “STRETTA SUI DATORI DI LAVORO CHE NON FANNO CONTRATTO AI MIGRANTI”

Con riferimento invece al contratto di soggiorno per il lavoratore straniero che arriva in Italia, attraverso “l’interoperabilità dei sistemi” – ha precisato Mantovano – si fa in modo che “venga sottoscritto per via telematica e questo permetterà di rispettare il termine di 8 giorni”. Per il datore di lavoro che dopo la domanda non firma il contratto è invece prevista “una sanzione con la preclusione per un triennio dal formulare nuove richieste”.

MANTOVANO: “PER ORA PIU’ CLICK DAY, OBIETTIVO ABOLIRLO”

Uno degli obiettivi del governo Meloni rimane quello dell’abolizione del click day, “poiché oggi è impossibile – ha affermato Mantovano – ci arriveremo attraverso una transizione con più click day per tipologie e con la precompilazione. Lo stesso vale per la programmazione regionale, intanto organizzare bene gli arrivi sul piano nazionale”, quella regionale sarà “un passo successivo”.

E NEL FRATTEMPO IN ARRIVO DUE CLICK DAY PER IL TURISMO

Proprio sul fronte click day, in ambito turistico ne sono organizzati due per il 2025, per fronteggiare la carenza di lavoratori stagionali. Per la stagione estiva, il click day si terrà a febbraio, riguardando il 70% delle quote. La fase di precompilazione è prevista per novembre. Per la stagione invernale, invece – fa sapere il Ministero del Turismo -, il click day si svolgerà a ottobre per la restante quota del 30%. In questo caso, la fase di precompilazione è programmata per luglio.

TAJANI: NEL DECRETO 10MILA INGRESSI AGGIUNTIVI PER I BADANTI

Il decreto flussi, ha poi aggiunto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, prevede “l’obbligo per il datore di lavoro di confermare l’attualità dell’offerta di lavoro prima del rilascio del visto – la procedura sarà telematica – e 10.000 ingressi aggiuntivi per assistenti agli anziani e invalidi, i badanti. Questo potrà capitare soltanto tramite agenzie per il lavoro con il nullaosta rilasciato previe verifiche preventive effettuate in Italia, quindi escludendo il silenzio assenso”.

Il testo prevede la “facilitazione per l’estensione dei permessi di lavoro stagionali in presenza di una offerta di lavoro reale, quindi la conversione in permesso di lavoro a tempo indeterminato sarà fuori quota”.

CALDERONE: “PERMESSO DI SOGGIORNO A VITTIME DI CAPORALATO”

A intervenire anche la ministra del Lavoro, Marina Calderone, spiegando che “sui lavoratori stranieri vittime di caporalato, c’è un intervento in collegamento con tutto quello che è stato già fatto contro questi reati. Ora interveniamo su un reato che è contro la persona, individuando un sistema di protezione aggiuntivo per chi denuncia casi di sfruttamento o collabora attivamente nelle attività di accertamento: introduciamo uno speciale permesso di soggiorno della durata iniziale di 6 mesi, rinnovabile per un ulteriore anno e prorogabile ulteriormente”. Calderone ha aggiunto che viene ampliata la platea dell’Assegno di inclusione riconoscendolo alle “vittime di sfruttamento lavorativo”.

MANTOVANO: “IL GOVERNO NON FA SANATORIE SUI MIGRANTI”

Infine gli aspetti più politici e spinosi emersi dalle domande dei giornalisti, a cui ha risposto il sottosegretario Mantovano, spiegando che il governo “non fa” una “sanatoria” dei migranti irregolari già presenti in Italia “perché oggi costituirebbe un effetto richiamo. E nel momento in cui noi vogliamo stabilire regole certe per i nuovi arrivi non c’è bisogno di richiamare gli arrivi irregolari. Secondo perché l’ultima sanatoria è quella varata dal governo Conte II nel 2020″ ed è “ancora in corso di esame, le domande trattate sono circa il 40% e noi vorremmo impegnare gli uffici nell’esaminare le domande di coloro che arrivano regolarmente oggi, non quelli che sono arrivati irregolarmente qualche anno fa. Terzo perché l’impegno assunto dalla coalizione che esprime l’attuale governo con gli elettori è di non fare sanatorie e riteniamo che la parola data agli elettori vada rispettata”.

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