La Commissione Ue ha approvato con clausole di salvaguardia l’accordo Ue-Mercosur firmato a dicembre
Via libera dalla Commissione europea, con salvaguardie, all’accordo commerciale firmato a dicembre tra l’Ue e i Paesi del Mercosur (Mercado Común del Sur). Ora si attende la ratifica definitiva deli Consiglio e del Parlamento.
Firmato il 6 dicembre 2024 a Montevideo dopo 25 anni di trattative, l’accordo muove dall’intenzione di favorire l’integrazione economica tra Paesi che, messi insieme, hanno un Pil di 20 trilioni di dollari e un bacino di consumatori intorno ai 730 milioni di persone: si tratterebbe del più grande spzio commerciale del mondo.
CHI LO FIRMA
L’accordo è siglato dall’Ue, in rappresentanza dei Paesi aderenti da un lato, e dall’altra dal Mercosur, ossia Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay, a cui sono stati aggiunti come membri associati Bolivia, Cile, Perù, Colombia e Ecuador, mentre l’adesione del Venezuela rimane in sospeso.
IN COSA CONSISTE
Nello specifico, l’accordo prevede che i Paesi aderenti alle due unioni liberalizzino il 90% delle importazioni di beni industriali e il 93% dei prodotti agricoli dall’Ue per ridurre le barriere tariffarie e promuovere il commercio e gli investimenti in settori strategici.
Per l’Ue l’accordo significherà una sensibile riduzione dei dazi e un aumento della competitività industriale, permettendo alle imprese europee di partecipare agli appalti pubblici nella regione. Il Mercosur ne dovrebbe beneficiare in termini di sviluppo industriale.
LE CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA
Il via libera è stato ottenuto grazie a un provvedimento legislativo ad hoc che affiancherà l’accordo con funzioni di salvaguardia: il testo prevede un monitoraggio semestrale delle importazioni di prodotti sensibili — come carne bovina, pollame e zucchero — e l’avvio di indagini rapide qualora i volumi aumentino oltre il 10% o i prezzi scendano sotto la stessa soglia.
Se i rilievi lo richiederanno, sarà possibile sospendere le riduzioni tariffarie e ripristinare i dazi di base per un periodo massimo di quattro anni. Una sorta di polizza assicurativa che si attiva sperando che non serva.
QUALI SETTORI PUNTA A SOSTENERE
L’accordo permette l’accesso in quantità maggiore di beni europei nella regione latinoamericana, soprattutto automobili, macchinari, distillati, prodotti farmaceutici e agroalimentari.
Secondo le stime, l’accordo porterà ad un aumento del 39% dell’export Ue verso i Paesi Mercosur e sosterrà 440mila posti di lavoro in tutta Europa.
LA RIDUZIONE DEI DAZI
Verranno ridotti i dazi su settori industriali chiave come le automobili oggi al 35%, sui macchinari (tra 14 e 20%) e sui prodotti farmaceutici fino al 14%.
Sono previste tariffe basse anche sull’agroalimentare, il vino fino al 35%, cioccolato al 20%, l’olio d’oliva al 10% e al 28% per i formaggi, e in questo senso le proiezioni parlano di un aumento dell’export agroalimentare intorno al 50%.
IL DOSSIER AGROALIMENTARE
L’accordo secondo Bruxelles “garantisce una protezione completa e globale per ogni aspetto sensibile nel settore agricolo”, sotto i riflettori per i timori sollevati dai produttori europei.
Arrivano ora rassicurazioni circa il sostegno ai prodotti agroalimentari e di alta qualità dell’Ue e in merito ai meccanismi per porre fine alla concorrenza sleale dei prodotti del Mercosur che imitano i prodotti europei. L’accordo prevede inoltre che oltre 350 prodotti alimentari europei con denominazione di origine o indicazione geografica saranno protetti da possibili imitazioni con meccanismi di salvaguardia.