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Perché l’Ue scende in campo contro Pornhub, XVideos e Stripchat

Le tre piattaforme online di intrattenimento per adulti devono rispondere alle richieste dell’Ue sulla diffusione di contenuti illegali

Dopo averli messo nel mirino nei mesi scorsi, la Commissione europea scende in campo contro Pornhub, XVideos e Stripchat.

L’UE CHIEDE INFORMAZIONI AI TRE SITI PORNO SUI CONTENUTI ILLEGALI

Alle tre piattaforme più grandi dell’intrattenimento per adulti è stata inviata richiesta di informazioni sui contenuti illegali e sulla protezione dei minori ai sensi della legge sui servizi digitali (Dsa). Una presa di posizione resa possibile dopo che lo scorso dicembre la stessa Commissione Ue aveva deciso di inserire i tre siti tra Vlop, le grandi piattaforme che hanno obblighi speciali in base al Digital Services Act.

Così Pornhub, XVideos e Stripchat dovranno fornire informazioni dettagliate sulle misure adottate per valutare diligentemente e ridurre i rischi legati alla protezione dei minori online, nonché per prevenire l’amplificazione di contenuti illegali e la violenza di genere.
La Commissione ha richiesto, inoltre, informazioni sui meccanismi di garanzia dell’età adottati da queste piattaforme pornografiche, oltre che sull’organizzazione interna delle società per garantire la conformità con il Dsa.

COSA PREVEDE LA DSA PER LE PIATTAFORME ONLINE DI GRANDI DIMENSIONI

La legge europea sui servizi digitali, infatti, prevede che le piattaforme online di grandi dimensioni designate si dotino di team interni indipendenti e ben finanziati, per garantire che tutti i rischi sistemici delineati nel regolamento siano identificati e adeguatamente segnalati.
Pornhub, Stripchat e Xvideos, designate come piattaforme online di grandi dimensioni ai sensi del Dsa, devono fornire le informazioni richieste entro il 4 luglio e rischiano ammende in caso siano inesatte, incomplete o fuorvianti. In caso di mancata risposta, infatti, la Commissione può decidere di richiedere le informazioni con una decisione. In questo caso, la mancata risposta entro la scadenza potrebbe comportare l’imposizione di penalità periodiche. Le tre piattaforme pornografiche hanno presentato la loro prima relazione di valutazione dei rischi alla fine di aprile 2024, quattro mesi dopo la loro designazione.

I NUMERI DA CAPOGIRO DI PORNHUB, STRIPCHAT E XVIDEOS

I numeri sono da capogiro, basti pensare che nel 2018 sono state registrate 33,5 miliardi di visite su Pornhub. “Il quadruplo di quanti siamo su questa Terra” aveva evidenziato la vicepresidente della commissione Ue Vestager lo scorso dicembre. “Pornhub, Stripchat e XVideos hanno un’enorme responsabilità. In quanto Vlop – aveva spiegato Vestager a dicembre –  devono: combattere i contenuti illegali, ad esempio abusi sessuali su minori/porno e deepfake; proteggere i bambini, ad esempio con la verifica dell’età”.

Pornhub aveva già protestato per l’inclusione nella lista delle Vlop, sostenendo che in Europa il sito di intrattenimento per adulti avrebbe avuto solo 33 milioni di spettatori medi mensili nell’Ue nei sei mesi fino al 31 luglio di quest’anno. Dato inferiore ai 45 milioni necessari per essere considerato una Vlop.
Ma se non si rispetta il DSA le ripercussioni sono pesanti: il rischio è di ricevere multe fino al sei per cento del fatturato annuo globale o addirittura essere banditi dall’operare in Europa in caso di violazioni gravi e ripetute.

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