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La ricetta di Enrico Letta sul mercato unico Ue

L’ex premier italiano Enrico Letta ha presentato a Bruxelles il report sul mercato unico Ue. Ecco cosa c’è scritto

Dopo Mario Draghi è la volta di Enrico Letta. Un altro ex premier, un altro big italiano chiamato a offrire il proprio contributo allo sviluppo dell’Unione europea. In questo caso, attraverso un report sul Mercato unico: ‘Much more than a market – Speed, security, solidarity’, presentato in conferenza stampa a Bruxelles dallo stesso Letta insieme al presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

La presentazione è stata l’occasione per fare il punto anche del contesto politico, presente e futuro, nel quale si inserisce la discussione sul mercato unico.

LETTA: SU MERCATO UNICO UE AGIRE ORA E INSIEME AI CITTADINI

Partiamo dalla fine, dalle analisi conclusive del report di Enrico Letta. Ecco cosa si legge: le elezioni europee “offriranno una riflessione decisiva sulla visione del pubblico per il futuro”. Il Parlamento guiderà “l’attuazione di un nuovo e solido quadro per il Mercato Unico”, ma serve “una Conferenza permanente dei cittadini”. “Il Mercato Unico è sempre stato e deve continuare ad essere fulcro e motore dell’integrazione dell’Ue”, ma nulla “sarà possibile, compreso e accettato dalle nostre opinioni pubbliche senza la partecipazione attiva e un reale coinvolgimento dei cittadini europei. Il momento di agire è adesso”. E la chiusura con l’invito a “lavorare tutti insieme”.

LETTA: “CONSIGLIO UE INCARICHI COMMISSIONE SUL MECATO UNICO”

Il Consiglio Ue, spiega poi Letta nel report, avrà “un ruolo decisivo nel portare avanti le riforme” per completare il Mercato Unico. E’ “invitato a delegare alla Commissione il compito di elaborare una strategia globale” sulle “azioni per abbattere le barriere esistenti, promuovere il consolidamento e rafforzare la competitività del mercato unico”. “Coordinamento e negoziazione tra datori di lavoro e lavoratori devono aumentare se vogliamo sostenere le imprese e creare posti di lavoro di qualità”. Per “soluzioni mirate ed eque” servono “dialogo sociale” e “contrattazione collettiva”.

SERVE UN MERCATO COMUNE PER L’INDUSTRIA DELLA DIFESA UE

Nel rapporto sul futuro del Mercato unico si afferma poi che nella difesa “mai prima d’ora c’è stata una tale urgenza di sviluppare le nostre capacità industriali per essere autonomi in ambito strategico. Poiché l’applicazione del quadro del mercato unico non è oggi fattibile a causa della natura intrinseca di questo settore, avanzare verso lo sviluppo di un “mercato comune per l’industria della sicurezza e della difesa” è fondamentale per conferire all’Ue i mezzi necessari per affrontare le sfide attuali e future sfide per la sicurezza”.

Nella difesa, segnala, c’è un “potenziale non sfruttato dell’Ue”. “La logica è semplice: la sicurezza deve essere affrontata in una dimensione globale e la nostra capacità industriale nei settori della sicurezza e della difesa deve subire una trasformazione radicale”. Tra le priorità quella di “sostenere l’occupazione e le industrie in Europa, piuttosto che finanziare lo sviluppo industriale dei nostri partner o rivali”. Tra il 2022 e il 2024 “pur sostenendo la resistenza ucraina, gli europei hanno speso somme ingenti, ma circa l’80% di questi fondi sono stati spesi in materiali non europei. Al contrario, gli Stati Uniti hanno acquistato circa l’80% dell’equipaggiamento militare utilizzato per sostenere la guerra in Ucraina direttamente da fornitori americani, una netta differenza che evidenzia la debolezza del nostro approccio”.

NEL REPORT ROAD MAP PER I MERCATI FINANZIARI

Il rapporto di Enrico Letta propone e traccia anche una “Road map” per i mercati finanziari. Entro il 2025 chiede ad esempio di lanciare un prodotto di risparmio a lungo termine con iscrizione automatica a livello europeo per stimolare gli investimenti al dettaglio, sfruttando gli incentivi fiscali degli Stati membri e migliorando il prodotto pensionistico individuale paneuropeo per una più ampia applicabilità sul mercato. Commissione Europea e Bei potrebbero tra l’altro sviluppare il quadro e raccogliere le risorse finanziarie per un programma di garanzie a livello europeo. Lo studio invita tra l’altro a rivedere il quadro della cartolarizzazione per semplificarne l’uso, consentendo alle banche di offrire finanziamenti aggiuntivi.

E tra i punti evidenziati la supervisione diretta e semplificata dell’Esma. Entro il 2026 la Road map invita a lanciare un nuovo schema europeo che combini il Fondo europeo a lungo termine con attraenti incentivi fiscali nazionali, per incanalare i risparmi dei comuni cittadini nel finanziamento dell’economia reale. Si invita a far progressi verso una vigilanza coesa e completa dei mercati finanziari adattando un modello simile al meccanismo di vigilanza del settore bancario, ad esempio con un’Esma rafforzata. Per finanziare il processo di infrastrutture verdi e attrarre capitali dai fondi pensione e dalle compagnie assicurative, propone poi di promuovere lo strumento del partenariato pubblico-privato (Ppp) rafforzando i quadri normativi e garantendo un equilibrio tra accessibilità per i contribuenti e redditività per gli investitori.

LETTA: “MERCATO UNICO DEVE PARLARE A TUTTI, TEMA A ELEZIONI

L’ex premier e segretario Pd ha incontrato poi i giornalisti: “Il mio mantra è che il mercato unico deve parlare con tutti i cittadini europei. Troppe volte viene percepito come un’opportunità per i cittadini che sanno parlare tre lingue” o “per le imprese, ma le pmi non lo sfruttano perché sono piccole”. “Questa relazione cerca di proporre un mercato unico che parla a a tutti e spero che questo punto possa essere una parte cruciale del dibattito sulla campagna elettorale”.

“UNA VERGOGNA L’80% DELLE FORNITURE MILITARI A UE NON EUROPEE

Letta ha lanciato anche un monito sulle forniture militari: “Abbiamo bisogno che la difesa si ingrandisca sul lato industriale, c’è un grande argomento di scala industriale e dobbiamo finanziare i bisogni” Ue. “Se non siamo in grado di crescere, continueremo con questa vergogna dell’80% o più precisamente del 78% delle forniture militari non europee che abbiamo acquistato come europei”.

L’EX PREMIER: “IL NEMICO DEL MIO REPORT? IL CASSETTO”

“Il più grande nemico del mio rapporto è il cassetto. L’obiettivo è evitare che finisca nel cassetto”. Lo ha detto Enrico Letta, in merito al suo report sul sul Futuro del Mercato unico, in conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “Ma la mia risposta è molto semplice il cambiamento che stiamo vedendo in questo momento è così significativo che non possiamo permetterci di aspettare. Siamo rimasti indietro rispetto agli Stati Uniti e rispetto alle altre grandi economie del mondo. C’è un’ultima finestra di opportunità e dobbiamo cogliere questa opportunità”.

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