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Approvato dl sicurezza bis, stretta su Ong (ma anche su manifestazioni e violenza negli stadi)

Via libera al dl sicurezza bis voluto da Salvini. E Di Maio annuncia controlli su negozi cinesi

Norme ancora più rigide sulle Ong, stretta nella gestione dell’ordine pubblico nelle manifestazioni, 800 nuove assunzioni per la notifica di sentenze a carico di condannati ancora liberi. Sono alcuni dei punti centrali del dl sicurezza bis, approvato ieri dal Consiglio dei ministri.

Il dl era slittato per la concomitanza della campagna elettorale, con l’irritazione del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha un po’ pomposamente annunciato l'”habemus decretum” nella conferenza stampa con il premier Giuseppe Conte e il sottosegretario Giancarlo Giorgetti a Palazzo Chigi. Assente al tavolo Luigi Di Maio, che ha detto sì storcendo la bocca al provvedimento, chiedendo subito di “fare di più sui rimpatri” e annunciando una direttiva per intensificare i controlli su le attività commerciali gestite da cinesi e pakistani.

LA VERSIONE DEFINITIVA DEL DL SICUREZZA BIS

Il dl sicurezza bis approvato ieri, con 18 articoli, è nella versione “definitiva” firmata da Salvini prima delle europee, dopo le limature fatte per venire incontro alle sollecitazioni che erano arrivate dal Quirinale. Dunque non c’è più un riferimento diretto alle attività di soccorso dei migranti, ma l’articolo 1 prevede che il ministro dell’Interno possa “limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, salvo che si tratti di naviglio militare o di navi in servizio governativo non commerciale, per motivi di ordine e sicurezza pubblica”. Il provvedimento viene adottato “di concerto con il ministro della Difesa e con il ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, secondo le rispettive competenze, informandone il presidente del Consiglio dei ministri”. In caso di violazione del divieto notificato al comandante e, se possibile, all’armatore e al proprietario della nave, l’articolo 2 prevede che “si applica a ciascuno di essi la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 10.000 a euro 50.000” e in caso di reiterazione, scatta “la sanzione accessoria della confisca della nave, procedendo immediatamente a sequestro cautelare”.

CONTRASTO AL FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE

Nel contrasto al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina l’articolo 4 stabilisce che agenti stranieri possano partecipare ad operazioni sotto copertura sul territorio nazionale: il loro impiego viene finanziato con 500.000 euro per il 2019, un milione di euro per il 2020 e un milione e mezzo per il 2021.

I gestori di alberghi e di altre strutture ricettive (articolo 5) sono tenuti a comunicare alle questure territorialmente competenti le generalità dei nuovi ospiti entro le 24 ore successive all’arrivo “e con immediatezza nel caso di soggiorni non superiori alle ventiquattro ore”.

SULLA GESTIONE DELL’ORDINE PUBBLICO

L’articolo 6 interviene sulla gestione dell’ordine pubblico. L’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo che renda difficile il riconoscimento della persona in caso di manifestazioni viene punito “con l’arresto da due a 3 anni e con l’ammenda da 2.000 a 6.000 euro”. Inoltre chiunque “nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, lancia o utilizza illegittimamente razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l’emissione di fumo o di gas visibile o in grado di nebulizzare gas contenenti principi attivi urticanti, ovvero bastoni, mazze, oggetti contundenti o, comunque, atti a offendere, è punito con la reclusione da uno a 4 anni“.

L’ARTICOLO “SPAZZA CLAN”

L’articolo 8 comprende le norme definite “spazza-clan” e prevede che “il Ministero della Giustizia è autorizzato ad assumere, per il biennio 2019-2020, con contratto di lavoro a tempo determinato di durata annuale un contingente massimo di 800 unità di personale amministrativo non dirigenziale” per notificare le sentenze a condannati ancora liberi. Gli oneri relativi sono quantificati in 3.518.433 euro per il 2019 e in 24.629.026 euro per il 2020.

Per le esigenze di sicurezza legate allo svolgimento dell’Universiade Napoli 2019 (articolo 10), il contingente di personale delle forze armate “limitatamente ai servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili”, è incrementato, a partire dal 20 giugno e fino al 14 luglio 2019, “di ulteriori 500 unità”. Autorizzata la spesa di 1.214.141 euro per il personale. Per l’ingresso in Italia per “missione, gara sportiva, visita, affari, turismo e studio” non è richiesto (articolo 11) il permesso di soggiorno qualora la durata del soggiorno non sia superiore a 3 mesi.

RIGUARDO LE MANIFESTAZIONI SPORTIVE

Il capo III del decreto interviene sulla violenza nella manifestazioni sportive. In questo caso, il questore può disporre il divieto di accesso ai luoghi in cui tali manifestazioni si svolgono nei confronti di “coloro che risultino denunciati per aver preso parte attiva a episodi di violenza su persone o cose in occasione o a causa di manifestazioni sportive, o che nelle medesime circostanze abbiano incitato, inneggiato o indotto alla violenza”; “coloro che risultino avere tenuto, anche all’estero, sia singolarmente che in gruppo, una condotta finalizzata alla partecipazione attiva a episodi di violenza, di minaccia o di intimidazione”; “coloro che risultino denunciati o condannati, anche con sentenza non definitiva, nel corso dei cinque anni precedenti” per tutta una serie di reati. Il divieto può essere disposto anche per le manifestazioni sportive che si svolgono all’estero e, per quelle che si svolgono in Italia, dalle competenti autorità degli altri Stati Ue. È inoltre vietato ai club “corrispondere, in qualsiasi forma, diretta o indiretta, sovvenzioni, contributi e facilitazioni di qualsiasi natura, compresa l’erogazione di biglietti e abbonamenti o di titoli di viaggio a prezzo agevolato o gratuito” ai daspati, ai destinatari dei provvedimenti previsti dall’articolo 6 del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, ai condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive.

 

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