Dalle case popolari allo stop ai ricongiungimenti familiari: cosa prevedeva il piano – ricatto di Wilders a cui il governo di centro destra olandese ha deciso di non sottostare
Il governo dei Paesi Bassi navigava da tempo in acque agitate. Il premier Dick Schoof questa mattina si è dimesso dopo che Geert Wilders, il leader del Partito per la Libertà (PVV), ha ritirato il suo sostegno al governo che si era insediato solo undici mesi fa.
Le ragioni per le quali il partito di estrema destra ha deciso lasciare la maggioranza composta dal Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (Vvd), Nuovo Contratto Sociale (Nsc) e Movimento Civico-Contadino (Bbb), risiedono nella contrarietà dei partner di governo ad assecondare le richieste del PVV in materia di immigrazione.
Circa una settimana fa Geert Wilders, a capo del partito di maggioranza relativa che alle ultime elezioni politiche ha raccolto 37 seggi sui 150 della Camera dei Rappresentanti, aveva presentato alla sua maggioranza un piano in dieci punti affinché inasprisse la sua politica migratoria.
Il piano è intitolato “Il limite è stato raggiunto” prevede un approccio estremamente restrittivo che lascia poco margine di manovra all’accoglienza. “Il mio partito si è mostrato molto ragionevole e paziente nell’ultimo anno,” ha detto Wilders durante una conferenza stampa.
WILDERS VUOLE IL BLOCCO DELL’ASILO
Primo punto del piano è il blocco delle pratiche di asilo, l’obiettivo del PVV è “chiudere le frontiere ai richiedenti asilo” nel giro di “poche settimane”. Alcune norme che riguardano le politiche di asilo sono di derivazione europea, per questo il Wilders ha proposto di “sospendere temporaneamente le norme europe”.
RIMPATRIO DEI SIRIANI NELLE ZONE SICURE DELLA SIRIA
Wilders non vuole solo chiudere la porta ai nuovi arrivati ma anche rimpatriare i profughi siriani con permesso di soggiorno temporaneo, circa 60mila persone, che dovrebbero tornare nelle zone sicure della Siria.
CONTROLLO DELLE FRONTIERE
Il partito di Wilders, che in Europa appartiene alla famiglia dei “Patrioti”, come la Lega, sostiene un rafforzamento del controllo delle frontiere con l’impiego dell’esercito per sorvegliare meglio i confini.
NO A NUOVI CENTRI DI ACCOGLIENZA NEI PAESI BASSI DAL PARTITO DI WILDERS
PVV ritiene che non debbano essere aperti nuovi centri di accoglienza per richiedenti asilo nei Paesi Bassi.
LIBERARE I CENTRI DI ACCOGLIENZA ESISTENTI
Non aprire nuovi centri non basta al PVV, alcuni centri che operano attualmente devono essere chiusi e i titolari di permesso di soggiorno devono essere allontanati dai centri di accoglienza. Chi ha il permesso di soggiorno, nel giro di 14 settimane, deve trovare un alloggio alternativo. “Per ora applichiamo questa misura solo ai quasi 10.000 nuclei familiari composti da una sola persona, non ancora alle famiglie.”
STOP AL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE
Wilders, nel suo piano sull’immigrazione, suggerisce di sospendere temporaneamente il ricongiungimento familiare.
PUGNO DURO CONTRO I REATI
Il PVV propone che se uno straniero viene condannato per un reato, decade il suo diritto a godere del permesso di soggiorno e deve abbandonare il Paese.
ESPULSIONE DI PERSONE CON DOPPIA CITTADINANZA CHE COMMETTONO REATI
Il partito di Wilders propone di revocare la cittadinanza olandese a persone con doppia cittadinanza condannate per reati violenti o di natura sessuali. E dopo la revoca ne chiede l’espulsione. Questo significherebbe per l’Olanda l’uscita dalla Convenzione europea sulla nazionalità siglata a Strasburgo, il 6 novembre 1997. Wilders ha proposto questa misura sia per i richiedenti asilo che per chi ha un permesso temporaneo. “Vogliamo applicare il principio ‘una sola occasione, poi via’ per gli stranieri criminali.”
INTERVENTO DELLA POLIZIA DURANTE LE MANIFESTAZIONI
Un’altra proposta di Wilders prevede che la polizia possa “usare la forza prima e più spesso” in caso di disordini e manifestazioni.
LE ULTIME RICHIESTE DI WILDERS: LA LEGGE SULLA DISTRIBUZIONE DEI RICHIEDENTI ASILO E SULLE CASE POPOLARI
Il piano sull’immigrazione di Wilders si chiude con la proposta di due nuove leggi. Da un lato chiede che la nuova legge sulla distribuzione dei richiedenti asilo sia inviata al Consiglio di Stato prima dell’estate, dall’altro chiede di vietare la priorità, ai titolari dello status di richiedenti asilo, nell’assegnazione delle case popolari.