Rao alla guida del Giornale Radio e di Radio1, Incoronata Boccia direttrice dell’Ufficio stampa
Nuovo giro di poltrone in Rai, tra conferme di avvicendamenti già avviati e novità dell’ultimo momento.
RAO ALLA GUIDA DEL GIORNALE RADIO
Nelle scorse ore il consiglio di amministrazione ha approvato a maggioranza la nomina di Nicola Rao alla direzione del Giornale Radio e di Radio1, incarico precedentemente ricoperto da Francesco Pionati, andato in pensione. Classe 1962, già vicedirettore del Tg1, direttore del Tg2 e dal 2023 a capo della Direzione Comunicazione, Rao è considerato vicino a Fratelli d’Italia. L’azienda spiega che la nomina si inserisce in un piano di rilancio editoriale di Radio Rai. Hanno votato contro i consiglieri di opposizione Roberto Natale e Alessandro Di Majo; si è astenuto Davide Di Pietro, rappresentante dei dipendenti.
ALIBRANDI A RADIO2, FUORI SIMONA SALA
Contestualmente, Giovanni Alibrandi – sponsorizzato dalla Lega – è stato nominato direttore di Radio2, subentrando a Simona Sala, rimasta senza incarico. L’amministratore delegato Giampaolo Rossi ha assicurato che per lei verrà trovata “una soluzione coerente con il suo profilo professionale”, ipotizzando un possibile futuro a Radio3, dove Andrea Montanari è prossimo alla pensione. La decisione ha suscitato critiche da parte di Roberto Natale, che ha parlato di una “rimozione senza alcuna motivazione editoriale”, dettata esclusivamente da logiche politiche e di spartizione.
NUOVI VERTICI ANCHE ALLA COMUNICAZIONE E ALL’UFFICIO STAMPA
Al posto di Rao alla Direzione Comunicazione arriva Fabrizio Casinelli, in passato capo ufficio stampa di Palazzo Chigi ai tempi dei governi Berlusconi, che cede la guida dell’Ufficio stampa a Incoronata Boccia, nominata direttrice. Unanime, invece, il voto per Flavio Mucciante come nuovo presidente della Scuola di giornalismo di Perugia.
NESSUN CONFLITTO PER MARANO SECONDO VIALE MAZZINI
Durante la seduta del Cda è stata affrontata anche la questione del presunto conflitto di interessi di Antonio Marano, consigliere anziano e presidente facente funzioni, indicato da Repubblica come possibile incompatibile per via del suo ruolo nella fondazione Milano-Cortina. Secondo Viale Mazzini, i pareri legali escludono qualunque irregolarità: Marano – viene precisato – ha agito “nel pieno esercizio delle funzioni”, con il via libera del responsabile anticorruzione interno.
GOVERNO RAI, SALVINI FRENA SUL TESTO FI
Nel frattempo sul fronte della riforma della governance Rai, che dovrà essere adeguata al Media Freedom Act entro l’8 agosto, il vicepremier Matteo Salvini prende le distanze dal disegno di legge presentato da Forza Italia (Gasparri-Rosso), che prevede un cda più autonomo dal governo, composto da sei membri eletti dal Parlamento e uno dal personale. “Non ne so nulla, non mi sembra una priorità” ha commentato Salvini. Dura la reazione del M5S: “Parole gravissime” secondo i membri del Movimento in Commissione di Vigilanza.