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Vannacci nella Lega.. ma anche no

Assemblea nazionale e futuro sovranista tra slogan, numeri e ambizioni politiche

Nel cuore della Versilia, a pochi passi dal mare, il generale Roberto Vannacci ha scelto la sua Viareggio – dove vive da oltre 25 anni – per lanciare ufficialmente la versione organizzata del suo progetto politico e culturale: Il Mondo al Contrario. È la prima vera assemblea nazionale del movimento, con 142 rappresentanti arrivati da ogni angolo d’Italia, come ha sottolineato Norberto De Angelis, presidente dell’associazione. Un debutto che segna il passaggio di coloro che si riconscono nel generale in un’entità strutturata e in crescita.

UN MOVIMENTO ALL’INTERNO DELLA LEGA MA CON AMBIZIONI PROPRIE

Nonostante le continue voci su una possibile scissione, Vannacci – da poco eletto vicesegretario del Carroccio – ribadisce fedeltà assoluta al partito di Salvini. “Sono stato eletto nella Lega, ho preso la tessera, mi hanno nominato vicesegretario. Cos’altro dovrei fare per far capire che non voglio un mio partito?”, ironizza. E accusa la segretaria del PD Elly Schlein di alimentare ad arte questa narrazione, nella speranza che si concretizzi.

Ma allo stesso tempo, il generale rilancia: il Mondo al Contrario non è solo un movimento di opinione, ma una “propaggine” della Lega – per usare le sue parole – destinata ad agire come catalizzatore di consensi tra chi non si riconosce nei tradizionali partiti.

NUMERI, SLOGAN E SOVRANISMO MADE IN ITALY. CON OCCHIO ALLE REGIONALI

“Quasi duemila iscritti in poco più di un mese” dice Vannacci. “Oltre cento team già attivi in tutta Italia e molti altri in formazione”. La parola d’ordine è pragmatismo: niente ideologie astratte, ma “interesse per gli italiani, benessere, sviluppo, merito”. La visione? Un’Italia più ricca e più giusta – ma a modo suo. Nel movimento c’è spazio anche per chi non è iscritto alla Lega, purché condivida i principi sovranisti. Perché, secondo Vannacci, “la Lega è l’unico partito capace di raddrizzare il mondo”

All’orizzonte, l’obiettivo è chiaro: le elezioni regionali in Toscana. “Il centrodestra ancora non ha un candidato”, spiega Vannacci. Ma il suo movimento “ci sarà”, e con lui anche la Lega. Niente è scontato, avverte, nemmeno in una regione storicamente rossa: “Sarà una battaglia difficile, ma contiamo sull’effetto sorpresa e sul pragmatismo dei toscani”. Il messaggio è chiaro: il Mondo al Contrario non vuole essere una meteora, ma un attore politico stabile.

CHI C’E’ DIETRO LE QUINTE DEL ‘MONDO AL CONTRARIO’?

Oltre al nome di Norberto De Angelis, presidente dell’associazione, Vannacci ha costruito una rete capillare di militanti e sostenitori che, secondo i suoi numeri, si sta espandendo “in maniera esponenziale”. Le informazioni parlano di team locali in diverse regioni, con funzioni organizzative e di propaganda. Un’organizzazione che si muove secondo i ritmi dei social e delle campagne sul territorio, pronta a sostenere candidature locali e iniziative simboliche. L’obiettivo è che la Toscana sia solotanto l’inizio.

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